Monza: 14enne azzannato da un pitbull, cucciolo di pincher salvato dalla polizia locale

Un pitbull che azzanna un 14enne alla coscia e un piccolissimo pincher di neppure 40 giorni di vita affidato alle “cure” di un gruppo di vivaci bambini di 4-5 anni che pensavano di avere tra le mani un peluche. Doppio intervento della polizia di Monza domenica e lunedì.
Il pincher salvato alla polizia locale
Il pincher salvato alla polizia locale

Un pitbull che azzanna un 14enne alla coscia e un piccolissimo pincher di neppure 40 giorni di vita affidato alle “cure” di un gruppo di vivaci bambini di 4-5 anni che pensavano di avere tra le mani un peluche. Doppio intervento della polizia di Monza domenica e lunedì. Il primo nel parco di via Impastato dove un 14enne in sella a una bicicletta è stato ferito da un cane di razza pitbull fuggito a un 42enne che lo stava tenendo al guinzaglio. Il ragazzino è stato trasportato in ambulanza all’ospedale, in codice verde, e medicato.

Il 42enne è stato denunciato per malgoverno di animale. Trattandosi di una razza ritenuta pericolosa, tra l’altro, per legge in luogo pubblico doveva essere munito di museruola. La madre del ragazzo, se riterrà, avrà tre mesi di tempo per procedere con una querela di parte.

Sempre gli agenti monzesi hanno invece portato un piccolissimo pincher femmina di nome Luna al comando di via Marsala dove l’hanno rifocillato e medicato dopo averlo trovato, lunedì mattina attorno alle 10.30 in via della Stradella, in balia di un gruppo di bambini. Il cane, avendo meno di 60 giorni di vita, sarebbe dovuto stare con la madre. Invece la proprietaria, ha detto di non avere idea di dove fosse. Tra l’altro, all’animale, era stato servito del wurstel, cibo assolutamente non adatto.

Gli agenti monzesi hanno chiamato un veterinario della Ats che ha appurato come il cucciolo avesse meno di 40 giorni ed è stato per questo sequestrato mentre contro la proprietaria si è proceduto nell’ambito dell’articolo 9 del regolamento comunale per il benessere degli animali che prevede una sanzione di 167 euro. La donna potrà tornare eventualmente in possesso del cucciolo, dopo i 60 giorni di vita, solo se lo doterà di microchip e l’iscriverà all’anagrafe canina.