Milano-Meda: tre i ponti che hanno bisogno di interventi prioritari nel 2017

Si è conclusa la prima fase dell’operazione “Ponti sicuri” avviata dalla Provincia sulla Milano-Meda dopo il crollo di Annone Brianza, sulla Valassina. Ispezionati 36 ponti: per tre interventi prioritari nel 2017.
CESANO CONTROLLO STABILITA PONTI SUPERSTRADA DI VIA MANZONI E VIA SAN BENEDETTO
CESANO CONTROLLO STABILITA PONTI SUPERSTRADA DI VIA MANZONI E VIA SAN BENEDETTO Attilio Pozzi

Si è conclusa la prima fase dell’operazione “Ponti sicuri” avviata dalla Provincia sulla Milano-Meda dopo il crollo di Annone Brianza, sulla Valassina. Sono stati ispezionati 36 ponti e la conclusione è che quelli di via Manzoni e San Benedetto a Cesano Maderno e di via Tre Venezie a Meda dovranno subire interventi prioritari entro l’estate 2017.

Per questi “a breve saranno prodotti certificati di idoneità statica e di transitabilità provvisoria, con le necessarie prescrizioni”, informa l’ente.

Altri lavori di minore impatto dovranno essere programmati anche sul resto dei manufatti dove sono state rilevate anomalie.

«La Milano-Meda nella tratta MB coincide con il tracciato di Pedemontana” – ricorda il presidente della Provincia MB Gigi Ponti – Ciò impedisce di mettere in campo progettualità serie di medio-lungo termine, a causa dei troppi interrogativi aperti e della mancanza di orizzonti temporali certi».

Mentre la Provincia nei prossimi giorni trasmetterà a Regione Lombardia il report tecnico sullo stato dei ponti (che nel progetto di Pedemontana andrebbero demoliti per la quasi totalità dei manufatti da Bovisio in direzione Nord), chiederà ancora risposte ai quesiti formulati più volte nei mesi scorsi: «Per predisporre un piano di manutenzioni serio dobbiamo sapere al più presto quando Regione Lombardia si farà carico della manutenzione della strada, che è oggettivamente di rango regionale e quando realisticamente inizieranno i lavori della B2» conclude Ponti.

«Servono risposte urgenti per non disperdere denaro pubblico in una strada che, sulla carta, già un anno fa doveva diventare Autostrada Pedemontana Lombarda».