«Mi hanno incendiato la casa in montagna, sono stati dei brianzoli»

È stato svegliato di notte dai vicini di casa in montagna: c’è un incendio . Quando è arrivato, la casa era distrutta. Ma il proprietario biassonese è convinto: è doloso, sono dei brianzoli che ce l’hanno con me.
La casa avvolta dalle fiamme
La casa avvolta dalle fiamme Barbara Apicella

Un rogo doloso e dello chalet del 1871 ereditato dal nonno non è rimasto più nulla. Una telefonata alle due di notte, una corsa in auto da Biassono a Cercino, un paese di meno di mille abitanti in provincia di Sondrio. Una corsa con l’anziana mamma originaria della Valtellina, con il cuore in gola e arrivato sul posto lo choc nel vedere che di quella grande casa non era rimasto neppure un chiodo.

È disperato Massimo Silva, residente a San Giorgio, che nella notte di venerdì ha ricevuto la telefonata dei vicini di casa di Cercino che lo informavano dell’incendio. La notizia questa mattina, sabato, è arrivata anche a San Giorgio dove in giornata è atteso il ritorno di Silva. «Sono certo che si tratta di un incendio doloso – spiega – Ho già fatto denuncia sia ai carabinieri del posto che a quelli della stazione di Biassono». Silva non ha dubbi: qualcuno ce l’ha con lui. «Non posso dire di più – aggiunge – So per certo, però, che non si tratta di gente di Cercino dove io e i miei familiari siamo molto amati e stimati. Si tratta certamente di gente che viene dalla Brianza». I carabinieri hanno già raccolto la testimonianza di Silva, che ha fornito nomi e dettagli.

Ma la disperazione prevale sulla rabbia per avere perduto quella casa che, comunque assicurata, aveva per lui e per la sua famiglia un grande valore affettivo. «Era in centro paese – aggiunge – Adesso nella strada principale di Cercino non ci sono che macerie». Fin da subito Silva ha escluso l’ipotesi di un corto circuito, come ha spiegato ai militari della Compagnia di Chiavenna intervenuti sul posto con la scientifica. «Si tratta certamente di un incendio doloso – prosegue – Infatti un testimone ha già raccontato ai militari che dopo il grande botto ha visto una figura fuggire. Tre settimane fa siamo venuti a Cercino, e come sempre ogni volta che chiudiamo la casa stacchiamo tutti gli elettrodomestici e gli interruttori. I testimoni mi hanno raccontato di aver sentito un boato e poi le fiamme. Per buttare dentro il materiale infiammabile è stata spaccata la grande vetrata in vetro cemento». Le fiamme hanno immediatamente divorato lo chalet attaccando anche alcune abitazioni vicine. «Per fortuna non ci sono stati feriti – aggiunge – Le fiamme sono state viste anche in vallata. Sul posto è intervenuto subito il sindaco di Cercino che si è rammaricato per l’accaduto assicurandomi comunque che mi avrebbe trovato una casa per permettere a me e ai miei familiari di poter continuare a trascorrere le vacanze in paese».