Mezzago, la morte della neonata: indagate la mamma e una pediatra

La Procura della Repubblica di Monza vuole fugare ogni dubbio sulla morte della neonata morta a Mezzago il 25 maggio. Sul registro degli indagati, per l’ipotesi di reato di omicidio colposo, sono state iscritte la mamma e una pediatra dell’ospedale Mandic di Merate.
I parcheggi del pronto soccorso del Mandic di Merate
I parcheggi del pronto soccorso del Mandic di Merate Fabrizio Alfano

La Procura della Repubblica di Monza vuole fugare ogni dubbio sulla morte della piccola Andrea Valeri, la neonata di soli 19 giorni nata il 6 maggio scorso all’ospedale Mandic di Merate e morta nella sua abitazione di Mezzago, mercoledì 25 maggio.

A nulla era valsa la disperata corsa dell’ambulanza verso il pronto soccorso dell’ospedale, quando la piccina è stata presa in carico dai medici era già morta.


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Sul registro degli indagati, per l’ipotesi di reato di omicidio colposo, il sostituto procuratore monzese Vincenzo Fiorillo ha iscritto la mamma della neonata, Veronica Chiodelli, e la pediatra Francesca Cortinovis che, in forza al Mandic, aveva visitato la bimba soltanto pochi giorni prima della tragedia. All’ospedale ce l’avevano portata i genitori per una rinite.

L’avviso di garanzia è un atto dovuto, per dare la possibilità alle parti che potrebbero avere avuto una responsabilità, seppure involontaria, nella morte della bimbetta di nominare consulenti per assistere a quelli che, per il nostro ordinamento giuridico, sono atti irripetibili, come l’autopsia che è iniziata venerdì scorso.

Stando a quello che avrebbero finora appurato le indagini dei carabinieri di Vimercate, con l’acquisizione delle cartelle cliniche e le testimonianze dirette, la piccina sarebbe stata trovata esanime nel lettone dal papà attorno alle cinque del mattino.

La mamma l’aveva presa con sè durante la notte per allattarla e si sarebbe addormentata: la bimba sarebbe dunque rimasta nel letto matrimoniale.

Il dubbio del pubblico ministero parrebbe dunque essere quello che la piccina possa aver avuto un rigurgito di cui nessuno si sarebbe accorto o che, scivolata dalle braccia della mamma, possa essere stata soffocata da qualche movimento involontario durante il sonno.

Ipotesi che valgono quel che valgono, al momento, e che necessitano di approfonditi esami, come appunto quello autoptico, per essere confermate o confutate.

La dottoressa Cortinovis è assistita dall’avvocato Stefano Pelizzari del Foro di Lecco, anche la famiglia Valeri ha nominato un legale e dei consulenti per assisterla in questo momento di grande dolore per la perdita dell’amatissima terzogenita.

La piccola Andrea era infatti la terza figlia, prima di lei erano nati due fratellini, di 5 e 8 anni.