Maroni: Pedemontana per il 2015 Legambiente: «Un’opera inutile»

Roberto Maroni si è detto “ottimista” che i lavori della Pedemontana lombarda possano essere completati entro i tempi programmati, ovvero per il 2015. “Visiterò anche tutti gli altri cantieri delle opere in costruzione, Pedemontana, Teem e Brebemi, per controllare lo stato dei lavori”. Intanto Legambiente protesta.

Roberto Maroni si è detto “ottimista” che i lavori della Pedemontana lombarda possano essere completati entro i tempi programmati, ovvero per il 2015. “Visiterò anche tutti gli altri cantieri delle opere in costruzione, Pedemontana, Teem e Brebemi, per controllare lo stato dei lavori”, ha spiegato il governatore lombardo durante una visita alla Galleria di Morazzone, parte del percorso della Pedemontana che fa parte della tangenziale di Varese, segmento della Pedemontana che, ha garantito, “sara’ completato nei tempi previsti, ovvero la primavera del 2014”. “Ci sono delle criticità che stiamo affrontando e risolvendo”, ha assicurato.

Intanto forti critiche alle più importanti opere infrastrutturali della Lombardia arrivano dalla sezione lombarda di Legambiente: «E’ finita la pacchia dei finanziamenti facili e delle elargizioni bancarie, e con quell’epoca e’ morto anche ogni superstite orizzonte di sostenibilità finanziaria per le opere inutili. Fate un favore a tutti i Lombardi, chiudete la tratta A fino a Lomazzo e azzerate il resto del progetto della megaopera. Analoghe considerazione vengono fatte per i lavori di Tem e Brebemi, unite questa notte da una rampa di collegamento: “Occorre limitare il danno, fermando la Tem all’arco di collegamento con Cassanese e Rivoltana, eliminando i rami a sud e a nord di un’infrastruttura che devasta inutilmente i campi del Parco Agricolo Sud”. L’opera è insostenibile, secondo Legambiente, sia sotto il profilo della finanziabilità sia sotto quello della reale risposta ai bisogni di mobilità dell’area metropolitana.

“I cantieri di Pedemontana -si legge nella nota di Legambiente- renderanno ancora più critici i collegamenti di breve e media gittata nell’area brianzola e altomilanese, salvo promettere un grande collegamento autostradale, a tariffe salatissime, quando e se mai verrà concluso. Ed e’ fin troppo pacifico che anche dopo l’eventuale apertura dell’autostrada il quadro dei collegamenti locali non potrà che essere aggravato, perché aumenterà il traffico di elusione. Per non parlare del prevedibile numero di imprevisti che il cantiere incontrerà quando dovrà entrare nel territorio contaminato dalla diossina di Seveso, che come dimostrato da recenti carotaggi è ancora tutta confinata nei suoli dei comuni compresi tra Meda e Desio, nei lotti B2 e C, e imporrà delle caratterizzazioni da cui inevitabilmente emergerà la necessita’ di mettere in sicurezza e bonificare le aree interessate dal gigantesco cantiere”.