Maltempo, Verano manda il conto a Carate per gli allagamenti: tra progetti in corso e idee

Dopo il maltempo, il Comune di Verano Brianza sollecita quello di Carate a risolvere il problema degli allagamenti di via Garibaldi a causa del Parco delle Fontanelle. E manda il conto (1000 euro) per gli interventi di fine giugno. Intanto un progetto è in corso ed esiste una proposta preliminare di due architetti locali.
Carate: Parco delle Fontanelle
Carate: Parco delle Fontanelle Signorini Federica

Il terreno non è più fangoso e le strade sono ormai pulite, ma sul confine tra Carate Brianza e Verano si torna a discutere del Parco delle fontanelle. In una lettera indirizzata al municipio caratese, il Comune di Verano sollecita oltreconfine la risoluzione del problema che puntualmente torna in caso di piogge abbondanti: l’inondazione della carreggiata di via Garibaldi nel suo tratto veranese (ma anche del caratese ponte di Agliate e di alcune traverse) con fango, sassi, rami e sporcizia. Che arrivano dal Parco, interamente compreso nel territorio di Carate.


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1000 euro – Nella missiva si legge però anche di una richiesta di risarcimento: quasi mille euro che Verano avrebbe sborsato per ripulire e rimettere in sicurezza le proprie strade, mercoledì della scorsa settimana, dopo la notte di violente perturbazioni che ha portato con sé anche vento di polemiche.

«Se tale richiesta è arrivata ai nostri uffici, sarà l’assicurazione che abbiamo per le responsabilità civili a valutare il da farsi» commenta Francesco Paoletti, sindaco di Carate.

Progetto in corso – Intanto, mentre l’acqua sgorga verso il Lambro, emergono i profili di alcune progettualità già pensate per risolvere il problema idrogeologico che insiste nella ripida area verde che si estende tra la Sp6 e via Garibaldi.

«Il Comune di Verano parla della necessità di intervenire, ma è già da più di un anno che ci stiamo lavorando – dice da Carate Tommaso Brenna, assessore a lavori pubblici, verde pubblico ed ecologia – Assieme ad altri Comuni e con capofila il Parco della Valle del Lambro, abbiamo partecipato a un bando di Fondazione Cariplo del 2015 per il recupero della rete ecologica del Lambro. Ebbene, tra gli interventi da inserire nel progetto “Saltafrog”, ho insistito per inserire anche opere nel Parco delle Fontanelle che potessero avere sì valenza ecologica, ma anche cominciare a lavorare sul problema del contenimento delle acque (la creazione di un paio di aree umide rallenterebbe il flusso in discesa dell’acqua, nda)».

Il progetto, nel suo complesso, ha ricevuto il pieno finanziamento da Fondazione Cariplo e dovrebbe partire concretamente entro 6 mesi. Ma non è la soluzione primaria al problema del vigoroso fiume di acqua e fango che scende sulla via Garibaldi in caso di nubifragi.

Lo sarebbe piuttosto ciò di cui si è parlato in un’assemblea di aprile dove il Comune di Carate non si è presentato (c’erano Verano, il Parco Valle Lambro, Brianzacque) ma rispetto alla quale avrebbe ricevuto un resoconto: «Il Parco ha fatto uno studio di fattibilità ed è disposto a mettere a disposizione le proprie competenze tecniche per un progetto elaborato ad hoc, che però dovrebbe finanziare il Comune di Carate – fanno sapere dagli uffici triuggesi dell’ente sovracomunale -. Comprende il consolidamento delle sponde della roggia che sempre attraversa il parco, erode le coste e crea pericolo; ha un valore stimato tra i 100 e i 150mila euro».

Oltre a questo, «si prevede un intervento di Brianzacque per l’allargamento dello scarico che porta verso il Lambro». La palla è in mano a Carate. «Valuteremo questo studio di fattibilità e decideremo il da farsi, bilanciando quello del Parco delle Fontanelle con le altre priorità che abbiamo sul territorio» chiude Brenna.

Archilovers – Il Parco delle Fontanelle è divenuto punto focale di interesse anche per lo studio di un paio di architetti che lavorano in città: Roberto Seveso, specializzato in architettura del paesaggio, e Maria Loretta Maggioni, vicina all’architettura bio-ecologica. Per il momento è una “Proposta preliminare per la riqualificazione funzionale e la rinaturazione del Parco delle Fontanelle”, è stata presentata all’amministrazione in via informale
ed è già consultabile sul sito “Archilovers”
(vaI) – il social per architetti e designer di tutto il mondo – dallo scorso agosto.

«L’idea di progetto si propone la riqualificazione funzionale e naturalistica al fine di favorire la condizione ideale alla rivitalizzazione, premessa indispensabile per il riuso di un’area pressoché dimenticata” si legge nella presentazione. Tra gli interventi ipotizzati c’è anche quello di “riqualificazione idrologica del versante lungo l’area boscata al fine di evitare le diffuse problematiche provocate alla viabilità di fondo valle».

Ma il grosso delle opere riguarderebbe la valorizzazione e messa in sicurezza dell’impianto vegetale e la “riqualificazione funzionale dell’area” (compreso realizzazione di un’area parcheggi e potenziamento reti ciclabili).

L’architetto Seveso è anche membro dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Monza Brianza, che annualmente organizza un convegno internazionale alla residenza BCC “Il Parco” (peraltro adiacente al Parco delle fontanelle, nonché un tempo parte della medesima proprietà di quest’ultimo) sul tema dell’ambiente e della progettazione ecologica delle città e del territorio.