L’ospedale di Vimercate apre il primo sportello antiviolenza: per le donne e non solo

È attivo da un paio di settimane e già il primo giorno d’apertura sono state due le donne che hanno avuto bisogno dei servizi dello sportello antiviolenza inaugurato dall’ospedale di Vimercate. Rivolto a donne, ma anche a persone anziani e minori.
I protagonisti dello sportello antiviolenza dell’ospedale di Vimercate
I protagonisti dello sportello antiviolenza dell’ospedale di Vimercate Martino Agostoni

È attivo da un paio di settimane e già il primo giorno d’apertura sono state due le donne che hanno avuto bisogno dei servizi dello sportello antiviolenza inaugurato dall’ospedale di Vimercate. Di un luogo con personale formato in grado di accogliere, ascoltare e dare supporto alle vittime di maltrattamenti, le donne soprattutto ma anche persone anziane o bambini, e quindi di ridurne il disagio e favorire l’emersione di situazioni di violenza domestica o abusi.


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E uno dei posti più significativi dove offrire un servizio di questo tipo è il Pronto soccorso, la prima struttura a cui una vittima di maltrattamenti si deve rivolgere per farsi medicare ferite e danni fisici, arrivando in momenti subito successivi agli abusi subiti e quindi più sensibili, dove è importante anche ricevere assistenza psicologica e sostegno morale.

In Lombardia nessuna struttura ospedaliera offre un supporto specifico per vittime di maltrattamenti da affiancare alle ordinarie cure mediche, fino all’attivazione a inizio dicembre al Pronto soccorso dell’ospedale di Vimercate del Sov, il servizio ospedaliero antiviolenza dedicato soprattutto alle donne. Un’iniziativa che nasce dall’intesa tra Ordine dei medici di Monza e Brianza, Procura della Repubblica, Asl e azienda ospedaliera di Desio e Vimercate e che 24 ore su 24 è in grado di gestire le situazioni che si presentano al Pronto soccorso in cui si sospetta che la paziente abbia subito maltrattamenti.

Il Sov di Vimercate è stato organizzato facendo seguire a tutto il personale interno al Pronto soccorso, composto da una quarantina di infermieri e una decina di medici, un percorso formativo specifico per l’approccio e l’accoglienza di vittime di abusi, mentre è prevista la presenza giornaliera dalle 10 alle 12 di una psicoterapeuta alla quale saranno convogliate le pazienti sospettate di aver subìto violenza domestica. E oltre al supporto psicologico lo sportello prevede la collaborazione dell’Ordine degli avvocati che garantirà informazioni sul libero patrocinio.

L’obiettivo del Sov è quello di far emergere il fenomeno molto diffuso della violenza domestica dando gli strumenti e il supporto necessario alle vittime per arrivare anche a denunciare, così da fornire all’autorità giudiziaria elementi forti a supporto dei referti medici per agire contro chi commette abusi.

«C’è necessità di un’interazione di profili professionali in grado di garantire un corretto intervento operativo –commenta Pietro Caltagirone, direttore dell’azienda ospedaliera di Vimercate – Le istituzioni coinvolte nel progetto Sov sono in grado di adottare strategie condivise volte alla prevenzione ed al contrasto della violenza di genere».

Nella foto i protagonisti: Gabriella Esposto (psicoterapeuta), Tiziana Fraterrigo (Responsabile tavolo tecnico per i lavori del SOV e responsabile Commissione Pari Opportunità Ordine dei Medici Monza), Giorgio Gallioli (Direttore Dip. Emergenza Urgenza AO Desio Vimercate), Alessandro Pepè (Procuratore della Repubblica – Monza), Pietro Caltagirone (Direttore Generale AO Desio Vimercate), Carlo Maria Teruzzi (Presidente Ordine dei Medici Monza).