Lissone vieta di sedersi su Palazzo Terragni: contro vandalismi e maleducazione

Vandalismi e maleducazione. E il sindaco di Lissone firma l’ordinanza urgente che vieta di sedersi all’esterno del centrale Palazzo Terragni, ma anche di consumare cibi e bevande e ascoltare musica ad alto volume. Multe fino a 500 euro, che potranno raddoppiare se chi sporca si rifiuterà di pulire.
I cartelli in piazza a Lissone per vietare il gioco a palla
I cartelli in piazza a Lissone per vietare il gioco a palla Gianni Radaelli

Dopo l’ordinanza (e la cartellonistica) che vieta di giocare a palla in piazza Libertà, scatta ora quella “urgente e contingibile” firmata dal sindaco Concetta Monguzzi di Lissone per tutelare maggiormente il monumento più importante del centro storico: Palazzo Terragni. Dove, chi sporca (e non solo) paga.

Il giro di vite si è reso necessario per l’aumento dei fenomeni di vandalismo e maleducazione nella piazza centrale di Lissone.

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Le prescrizioni si concentrano in modo particolare sugli spazi attigui a Palazzo Terragni che risultano troppo di frequente utilizzati in modo improprio. In particolare saranno repressi con maggior severità «schiamazzi, bivacchi, soste finalizzate al consumo in loco di cibi e bevande o alla riproduzione di musica ad alto volume» che rappresentano a tutti gli effetti «un utilizzo improprio dei beni pubblici e del patrimonio artistico».

«Appositi cartelli indicheranno il contenuto dell’ordinanza, grazie alla quale gli agenti potranno sanzionare le violazioni con multe comprese fra un minimo di 25 e un massimo di 500 euro, oltre all’eventuale obbligo di ripristinare il precedente stato dei luoghi e rimuovere i rifiuti. L’ordinanza – valida sino al 31 maggio 2017 – fa divieto tra l’altro di sdraiarsi sul “gradone” di palazzo Terragni, di sedersi sugli scalini d’ingresso, di imbrattare, di consumare alimenti o bevande sullo storico monumento, così come di utilizzare fonti sonore ad alto volume e di gettare rifiuti, urlare e importunare i passanti, o comunque di «avere un comportamento contrario al senso civico».

Obiettivo: impedire gli atti di inciviltà, i bivacchi e l’abbandono di rifiuti negli spazi adiacenti e contrastando con sanzioni i comportamenti contrari al senso civico quali schiamazzi e disturbo ai cittadini. Chi sarà individuato dagli agenti di polizia locale ad imbrattare o sporcare l’area sarà multato ed invitato a pulire. Di fronte ad un diniego, la sanzione raddoppierà. Da mercoledì 29 giugno e per i prossimi 15 giorni il comando di Polizia Locale prevede attività di comunicazione e sensibilizzazione, al termine di questo periodo i trasgressori non avranno più scuse.

«Con questa ordinanza forniamo alla nostra Polizia locale strumento giuridico per reprimere comportamenti incivili nel luogo più centrale della città» sottolinea l’assessore alla sicurezza Roberto Beretta.

«La cittadinanza ci chiede con sempre maggiore insistenza di poter vivere piazza Libertà in totale sicurezza e tranquillità» aggiunge il comandante della Polizia Locale di Lissone, Ferdinando Longobardo che ha materialmente steso il testo del provvedimento.