Lissone, lettera anonima e polpette avvelenate per il cane

Una lettera anonima per far smettere il cane di abbaiare e poi polpette avvelenate gettate nel giardino di casa. Brutta storia per una famiglia di via Pacinotti che ha sporto denuncia ai carabinieri
La polpetta avvelenata ritrovata a Lissone
La polpetta avvelenata ritrovata a Lissone Elisabetta Pioltelli

E’ una brutta storia di minacce, lettere anonime, tentato avvelenamento di cane e denunce, quella che giunge da via Pacinotti. A raccontarla è la Ilaria Moda, i cui genitori da mesi stanno subendo, con evidente stress, una sconcertante vicenda che ha portato la famiglia a sporgere denuncia ai carabinieri.

Tutto ha inizio due mesi fa quando un residente di una via limitrofa alla loro si presenta a casa dei genitori di Ilaria intimando al padre di far smettere di abbaiare il cane, un pastore tedesco di nome Anja. Il vicino lamenta disturbo, a causa dell’abbaiare dell’animale, in particolar modo nelle prime ore del mattino. Due mesi più tardi, alla famiglia viene recapitata nella cassetta della posta una lettera anonima nella quale si legge «fate smettere di abbaiare il cane non costringetemi a farlo smettere».

«Scioccati abbiamo cercato per prima cosa di “limitare” per quanto possibile, l’abbaiare sporadico del cane, facendo turni per non lasciare Anja da sola – spiega Ilaria -ci siamo messi in contatto con l’amministratore del condominio della persona che era venuta a lamentarsi e abbiamo chiesto consiglio ai carabinieri su come comportarci». Sabato scorso, 29 ottobre, una pessima novità: nel giardino della villa, la famiglia Moda rinviene un pacchetto con carne tritata contenente metaldeide (come confermato dal veterinario). Il cane sta male, ma per fortuna si riprende.

«Abbiamo saputo che anche una famiglia, nella vicina via Mercalli, il giovedì prima ha assistito alla stessa scena- spiega Ilaria- lì qualcuno aveva gettato lo stesso pacchetto coi bocconi avvelenati». La famiglia Moda si è recata in settimana all’Asl per l’esame tossicologico dei bocconi e con esso sporgerà denuncia ai carabinieri. «Vorremmo che questo fatto fosse messo in evidenza per permettere a noi, e all’altra famiglia, di far presente che qualcuno, nella nostra zona, i cani li odia oltre ogni limite» conclude Ilaria.