Lissone, gara di solidarietà per aiutare il cabarettista Marco Della Noce

Partita la gara di solidarietà per aiutare Marco Della Noce, il noto cabarettista di Zelig caduto in disgrazia dopo un divorzio burrascoso. L’attore ha vissuto nella sua auto in un parcheggio di Lissone. La sua storia raccontata dal Giorno. Le posizioni di Comune e ex moglie.
Lissone Marco Della Noce
Lissone Marco Della Noce Fabrizio Radaelli

Claudio Bisio, Stefano Chiodaroli, il muggiorese Eugenio Chiocchi; i comici e cabarettisti di Zelig, ma anche la gente comune che popola i gruppi brianzoli sui social network. Fino ai meccanici della Ferrari. È partita la gara di solidarietà per aiutare Marco Della Noce, il noto cabarettista di Zelig caduto in disgrazia dopo un divorzio burrascoso.

La sua storia è stata raccontata giovedì dal quotidiano Il Giorno. La storia di un matrimonio finito e finito male: il divorzio, il pignoramento della partita Iva, la depressione, lo sfratto dall’appartamento di Lissone e la nuova sistemazione nella sua auto, che presto dovrebbe lasciare per una casa. Vicino agli amici di un bar, il Caffè Real, che l’hanno quasi “adottato”. Il quotidiano ha raccolto la sua testimonianza ricevendo numerosi riscontri dai suoi lettori.

Lo stesso Della Noce ha confermato di essere stato contattato da diversi colleghi del mondo del cabaret e della celebre trasmissione tv in cui lui ha interpretato per tanti anni il meccanico della Ferrari, Oriano Ferrari. Quello con l’accento emiliano che poi ha usato anche nel doppiaggio di Luigi, il personaggio gommista di Cars.

I comici e gli attori stanno cercando di organizzare una serata con spettacoli per raccogliere fondi da dare al cabarettista. «Cercheremo – ha detto il mago Francesco Scimemi all’Ansa – anche di sensibilizzare l’amministrazione comunale di Lissone affinchè possa trovare al più presto al collega che per ora dorme in automobile una sistemazione dignitosa».

«Ci prendeva in giro con affetto, è uno di noi». Così i meccanici della Ferrari, quella con sede a Maranello, hanno annunciato – sempre dalle colonne del Quotidiano – l’intenzione di dare una mano all’attore.


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In una nota stampa, il Comune di Lissone ha specificato che «Marco Della Noce si è presentato spontaneamente al Servizio sociale qualche mese fa, evidenziando la situazione di difficoltà economica per il blocco dei conti correnti, l’avvio della procedura di sfratto e le precarie condizioni di salute» e che «il Servizio sociale comunicava tutte le misure previste per far fronte all’emergenza abitativa, in primis il sostegno economico per l’apertura di un nuovo contratto di affitto, informando dell’esistenza di uno specifico sostegno per i padri separati in emergenza abitativa, fornendo i contatti necessari per l’attivazione».

Dopo lo sfratto del 13 ottobre, una conversazione e un appuntamento per il 20 ottobre, «non abbiamo ricevuto alcun aggiornamento dall’interessato».

Tramite l’avvocato ha parlato anche la ex moglie per dire che non è stata la separazione dalla moglie a gettare sul lastrico Marco Della Noce e che lui avrebbe rilasciato “molte dichiarazioni che non corrispondono a verità”.
“L’attore – spiega l’avvocato – irresponsabilmente ha sperperato quanto accumulato nei momenti più felici della propria carriera per ragioni che nulla hanno a che vedere con la separazione” e “anche nel momento in cui era all’apice della propria carriera, è sempre stato ’restio’ ad adempiere ai propri obblighi di mantenimento dei figli”. Ha spiegato che la separazione è avvenuta nel 2007 e dal 2013 Della Noce ha smesso di dare “qualsiasi tipo di contribuzione” per il mantenimento dei figli e che “per oltre 12 anni ha avuto un’altra relazione affettiva, dalla quale è nata una terza figlia”.

(*notizia aggiornata)