Lissone, case Aler di via Di Vittorio Via alla demolizione parziale

Dopo mesi di attesa, lunedì primo settembre il via all’abbattimento parziale della porzione di “vecchia” stecca del quartiere Aler di via di Vittorio rimasta in piedi oltre il previsto per un contenzioso tra la Aler e l’azienda incaricata della gran parte delle opere previste dal Contratto di Quartiere per la riqualificazione del rione LS1.
I palazzoni Aler che da oggi verranno demoliti.
I palazzoni Aler che da oggi verranno demoliti. Gianni Radaelli

Dopo mesi di problematiche e attesa, lunedì primo settembre il via all’abbattimento parziale della porzione di “vecchia” stecca del quartiere Aler di via di Vittorio rimasta in piedi oltre il previsto per un contenzioso tra la Aler e l’azienda incaricata della gran parte delle opere previste dal Contratto di Quartiere, il progetto di riqualificazione del rione noto come LS1. L’amministrazione comunale di Concetta Monguzzi ha sancito lo scioglimento del precedente contratto stipulato con Aler . E così parte la demolizione della vecchia stecca delle case Aler di via Di Vittorio.

Il termine d’inizio lavori è scritto nero su bianco nella delibera con cui il Comune ha come detto sancito lo scioglimento del precedente contratto stipulato tra l’Aler, il Comune e l’azienda incaricata della gran parte delle opere previste dal Contratto di Quartiere. Di fronte ad alcuni problemi che hanno portato, a oltre un anno dalla data stabilita per l’avvio dell’intervento, al fatto che della nuova palestra del quartiere non sia stata posata neppure una pietra, mentre la ristrutturazione della porzione di «stecca» da mantenere in piedi deve ancora vedere compimento, l’Azienda di edilizia popolare, la ditta privata che ha costruito le nuove palazzine Aler e il municipio hanno deciso di arrivare a un «accordo solutorio transattivo».

Un accordo reciproco tra le parti per sciogliere pacificamente il contratto, stabilendo quali opere portare a completamento e a quali invece rinunciare, evitando contenziosi. Per Comune e Aler si aprirà così la possibilità di affidare a un’altra impresa la realizzazione delle opere mancanti. In base al doppio accordo tra l’Aler e il raggruppamento temporaneo d’impresa costituito dalla Pessina Costruzioni e da Codelfa, e tra il municipio e le due aziende, queste ultime provvederanno ancora a eseguire i lavori di demolizione parziale della vecchia «stecca».

A essere abbattuta sarà un parte dell’edificio ( le 7 ex scale A, B, C, D, E, I e L ), così da lasciare in piedi palazzine staccate e divise tra loro. Verrà invece sciolto il contratto relativo alla costruzione della nuova palestra polifunzionale all’interno del quartiere – un intervento da quasi 1 milione 639mila euro -, con la ditta Pessina che comunque cederà gratuitamente al Comune il progetto esecutivo dell’impianto sportivo, redatto dall’azienda a sue spese, così che il Comune lo possa poi utilizzare liberamente. Infine, le imprese rinunceranno a realizzare nella zona le altre edificazioni cui avrebbero avuto diritto.