Lissone, caos e ritardi: ma in stazione c’è anche un problema di sicurezza

VIDEO Le interviste - Treni insufficienti per i pendolari della Brianza, costretti a viaggiare ammassati e senza garanzia di puntualità. Ma in stazione a Lissone c’è anche un problema di sicurezza: al bar quattro furti in tre mesi.
Lissone, la titolare del bar della stazione ferroviaria
Lissone, la titolare del bar della stazione ferroviaria Alessandra Sala

«In tre mesi hanno cercato di entrare nel nostro bar tabaccheria quattro volte. Quante ci hanno provato in quindici anni di attività non glielo sto nemmeno a dire». Giuseppe Masiero e Caterina sono i titolari del caffè che si trova all’interno della stazione di Lissone: con una preoccupante regolarità vengono svegliati nel cuore della notte perché qualche ladro prova a fare razzia di denaro e sigarette.

«L’ultima è stata domenica, per fortuna c’è stato solo qualche danno – spiega la donna – Ora abbiamo messo le inferriate e installato due sistemi d’allarme, collegati ai circuiti delle forze dell’ordine. Non ci è restata altra possibilità che barricarci dentro».

Per ogni colpo messo a punto i malviventi riescono a portarsi via un bottino di almeno cinquemila euro. In più sono da calcolare i danni e la paura.
Il bar è aperto tutti i giorni dalle 6 del mattino alle 8 di sera, con orario continuato. Di notte la situazione cambia: «Di scappati di casa ce ne sono sempre stati, ma mai così tanti. Adesso sono troppe le persone che non lavorano, e che si trovano in difficoltà economiche». Rubare, così, diventa più facile: pare quasi una necessità.

Nonostante le disavventure, i titolari non hanno mai pensato di cambiare sede per la loro attività. Quello che chiedono è un presidio fisso delle forze dell’ordine: «Sia per far sentire al sicuro chi in stazione ci lavora, sia per i pendolari, che spesso si trovano alle prese con zingari e mendicanti».