Limbiate, figlia multata sull’autobus: la mamma aggredisce il controllore

È salita sull’autobus e ha iniziato ad inveire contro il controllore che aveva appena multato la figlia, pretendendo la restituzione dei soldi. È successo la scorsa settimana a Limbiate: è intervenuta la polizia locale.
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Autoguidovie Fabrizio Radaelli

È salita sull’autobus e ha iniziato ad inveire contro il controllore che aveva appena multato la figlia. Non ha certo dato il buon esempio la madre che la scorsa settimana, nel primo pomeriggio di martedì, ha dato in escandescenze, interrompendo anche il regolare svolgimento di un pubblico servizio, alla fermata di via Monte Bianco proprio davanti al municipio di Limbiate.

Un comportamento sopra le righe conseguenza del fatto che la figlia, ancora minorenne, pochi minuti prima era stata pizzicata con un biglietto non obliterato dal personale della Autoguidovie. La ragazza, sebbene scocciata, ha pagato la multa senza fare troppe storie e poi ha chiamato la madre per raccontarle l’accaduto.

E invece di prendersela con la figlia, la donna si è presentata alla fermata ed è salita sull’autobus per dirne quattro al controllore e pretendendo la restituzione dei soldi della multa notificata alla minorenne.

Al netto rifiuto da parte del bigliettaio, è nato un alterco e per poco non si è passati dalle parole alle vie di fatto. Provvidenziale è stato l’intervento di due agenti della Polizia locale, chiamati dell’autista, che sono subito usciti dal vicino Comando di piazza V giornate per tranquillizzare gli animi. Anche se le parti sono rimaste sulle proprie posizioni, con il controllore che ovviamente non ha restituito la cifra della sanzione, quantomeno il bus ha potuto riprendere la corsa verso il capolinea con qualche minuto di ritardo rispetto alla tabella di marcia.

I protagonisti dell’assurda vicenda sono stati tutti identificati ma gli uomini in divisa, vista la situazione tesa, non hanno preso alcun provvedimento. Spetterà eventualmente ad Autoguidovie sporgere denuncia nei confronti della madre e della figlia per interruzione di pubblico servizio.