Le imprese di Monza e Brianza, il baratto e l’alternativa all’euro

Un’impresa di Monza e Brianza su venti ha già detto sì a forme di baratto al posto del denaro. Un tema al centro dell’incontro organizzato alla Camera di commercio per parlare dell’Eurex.
Le imprese di Monza e Brianza, il baratto e l’alternativa all’euro

La Brianza per il momento è un po’ più diffidente di quanto non lo sia il resto della Lombardia. Ma a poco a poco sta prendendo piede. O quantomeno sta creando interesse. Si tratta dell’Eurex, la moneta complementare che sostituisce il denaro tradizionale con un bene di baratto. Il progetto del Consorzio Barter al centro di un incontro alla Camera di commercio di Monza e Brianza, dove è stato presentata la novità che – racconta la camera stessa – fa girare in Lombardia «1.8 miliardi di euro in servizi e prodotti scambiati tra imprese».

Perché di questo si tratta: «Una scrivania per ufficio in cambio di un evento promozionale o di una consulenza legale, un sito internet che vale una posa di piastrelle. Con la crisi si ritorna al baratto – scrive la Camera di commercio – e in Brianza arriva l’Eurex, la nuova “moneta complementare” a disposizione di imprese, artigiani e liberi professionisti, con cui è possibile barattare prodotti e servizi, oppure maturare crediti in monete complementari, da utilizzare per futuri scambi con aziende. Sono quasi 60mila le imprese lombarde che già utilizzano il baratto».

Il dato complessivo della Regione parla di curiosità rispetto al baratto da parte del 40.9% degli imprenditori, mentre è il 7.3%ad averlo già «introdotto nella propria attività di impresa per effettuare acquisti e vendite». Nella Provincia di Monza e Brianza la percentuale scende al 5.2, mentre a Milano si sale al 9.4. A Monza le percentuali di imprese che sono tentate dal baratto rispetto a chi non ci pensa sono 41.1% e 53.7%.