L’autodromo di Monza fa spazio alla storia: ecco il Museo della velocità

All’autodromo di Monza presentazione del Museo della velocità che rimane aperto per il fine settimana in anteprima. Giacomo Agostini e Fabrizio Pirovano ospiti d’onore del debutto. «Ci avviciniamo ai cento anni di storia. Ed è una storia da tramandare e tutelare».
Presentazione del museo della velocità
Presentazione del museo della velocità Fabrizio Radaelli

«Ci sono luoghi di “culto”. Luoghi a cui ti approssimi e già nei dintorni cominci a respirare un’aria speciale. L’autodromo di Monza è uno di questi.» E un luogo del genere merita un museo: così hanno pensato in città e così è stato, venerdì 19 giugno, con l’anteprima del museo della velocità che ha avuto come ospiti d’onore uno dei più importanti campioni italiani, Giacomo Agostini, vincitore in moto di quindici titoli mondiali, e Fabrizio Pirovano, altro campione di motociclismo.

Una anteprima che dura tre giorni, fino al termine delle gare di Coppa Intereuropa, per poi riaprire ufficialmente più avanti. Ma intanto, il museo c’è. Presentato dal procuratore dell’autodromo Francesco Ferri con Andrea Dell’Orto, presidente Sias, il sindaco Roberto Scanagatti e il presidente Aci Angelo Sticchi Damiani, oltre Marco Coldani (vicepresidente Aci) e Ippolito Alfieri, curatore dell’allestimento) il museo è un «percorso multisensoriale e multimediale che si sviluppa nel padiglione rinnovato nei pressi del paddock e prosegue lungo tutto il tracciato, anche storico, grazie ad una applicazione multilingue per mobile», si legge nella presentazione.

« Ci avviciniamo ai 100 anni di storia – scrive il sito ufficiale dell’autodromo, tempiodellavelocita.it – Pochi, pochissimi circuiti vantano una storia così lunga, così imponente. Una storia da tutelare e tramandare. Una storia che si può respirare percorrendo i luoghi leggendari dell’automobilismo, toccando con mano quei cubetti di porfido che ancora si incastonano nel vecchio anello. L’autodromo non vive di sola memoria, non può e non sarebbe intelligente. Nel contemporaneo, fitto di attività che non sono solo di motorismo, si susseguono emozioni diverse che tutte insieme fanno di questo luogo “una destinazione”. Andare all’Autodromo, oggi è un’esperienza: in pista, al volante di una driving experience, in un walkabout nei box, sulla sopraelevata. E ora nel nuovo museo della velocità che vi sveleremo in tutti i suoi aspetti, reali e virtuali».