Un appello ai tifosi del Monza perché accorrano numerosi alla partita con il Pordenone (sabato 30 maggio alle 16 allo stadio Brianteo) decisiva per la permanenza in Lega Pro. Non arriva dagli ultras o da qualche altra frangia della tifoseria organizzata ma dai curatori fallimentari dell’Ac Monza e Brianza 1912, nominati dal tribunale dopo la dichiarazione di fallimento depositata mercoledì pomeriggio in cancelleria.
Giuseppe Nicosia ed Elisabetta Brugnoni sanno benissimo che si tratta di un appuntamento importante anche in vista della vendita all’asta della società. Senza il titolo sportivo di Lega Pro i biancorossi diventano meno appetibili: nel caso in cui si presentassero acquirenti il fallimento incasserebbe di meno.
I curatori da mercoledì non hanno perso tempo: hanno quantificato i debiti sportivi (gli stipendi da pagare ai giocatori e a coloro che hanno contratti depositati in lega) che ammontano a 2 milioni e 300 mila euro, perché sanno che il mantenimento del titolo sportivo dipende anche dal loro pagamento. La prossima settimana dovrebbe essere emessa l’ordinanza di vendita: l’obiettivo è di vendere la società entro il 22-23 giugno per permettere alla nuova proprietà di iscriversi entro il 30 giugno al prossimo campionato.