Lanciano sassi contro i treni e in strada: denunciati nove ragazzini a Bovisio

Hanno tra i 14 e i 18 anni. Tutti italiani, sei di loro abitano a Varedo, due a Bovisio e uno a Limbiate. Giovedì verso le 17 sono stati notati da pendolari e passanti, mentre lanciavano sassi contro i convogli fermi in stazione. All’arrivo dei carabinieri hanno detto: «Volevamo passare il tempo»
Alcuni dei sassi lanciati in zona stazione
Alcuni dei sassi lanciati in zona stazione

Lanciavano sassi contro i treni e per la strada. “Un passatempo”: si sono giustificati così i 9 ragazzini, una volta che sono stati bloccati dalle forze dell’ordine. E’ successo giovedì pomeriggio alla stazione ferroviaria di Bovisio. Il loro “passatempo” avrebbe potuto ferire qualcuno o danneggiare qualcosa. Per fortuna, sono stati fermati prima che combinassero guai seri. Tutti e nove sono stati denunciati per danneggiamento. Hanno tra i 14 e i 18 anni. Sono tutti italiani: sei di loro abitano a Varedo, due a Bovisio e uno a Limbiate. Giovedì verso le 17 sono stati notati da pendolari e passanti, mentre lanciavano sassi contro i convogli fermi in stazione e anche per la strada, in via Vittorio Veneto. Buttavano per terra anche il sale grosso trovato nei sacchi accatastati in stazione, conservati per le giornate di neve e di ghiaccio. Qualcuno, tra i pendolari, ha tentato di bloccarli.

«Ehi, cosa state facendo?» ha gridato qualche passante. Ma loro niente, sono andati avanti imperterriti, noncuranti di essere stati ripresi. A quel punto, i pendolari in stazione hanno chiamato il 112 per chiedere un intervento dei carabinieri. Quando la pattuglia della stazione di Varedo è giunta sul posto, i ragazzini hanno tentato di scappare. Non appena hanno visto gli uomini in divisa, hanno smesso di lanciare sassi e si sono dispersi nelle vie intorno alla stazione. Ma non è stato difficile per i militari raggiungerli e bloccarli. Una volta fermati, sono stati tutti identificati e portati in caserma.

«Volevamo passare il tempo» si sono giustificati, rispondendo ai carabinieri che chiedevano spiegazioni di quel gesto. Una bravata che è costata loro la denuncia per danneggiamento. I militari hanno avvertito le rispettive famiglie: i genitori si sono quindi presentati in caserma per riprendere i figli. Per fortuna, il loro pericoloso “passatempo” è stato bloccato sul nascere. Si è rivelata fondamentale la chiamata al 112 da parte di chi ha tentato di fermarli ma poi, non riuscendoci, ha deciso di rivolgersi alle forze dell’ordine.