Risolti con denunce i due casi di furto registrati a Brugherio la scorsa settimana. Entrambi a segno martedì, il primo aveva colpito una cartolibreria e il secondo un ufficio comunale. Sono stati denunciati per furto aggravato una donna di origine peruviana con precedenti e un 40enne brugherese. I due hanno agito in maniera distinta.
Il primo colpo nella cartoleria di piazza Battisti. La titolare della Coccinella era stata derubata di 1.150 euro frutto del furto di due portafogli, quello personale che era in una borsetta e quello dell’attività con incasso di qualche giorno. Aveva raccontato di essere stata raggirata da finti clienti entrati per comprare uno zaino e finiti a saccheggiare il retro del negozio.
«Ero in negozio da sola – aveva raccontato la vittima al Cittadino – e tre persone sono entrate all’ora di chiusura. In giro non c’era nessuno. Hanno detto di voler comprare uno zaino e mi hanno fatta andare sul fondo del negozio con questa scusa. Con me c’era una donna, l’uomo è rimasto a fare il palo e la ragazza si è intrufolata nel retro dove ha trovato i soldi. Io l’ho scoperto pochi istanti dopo che sono usciti, quando ho visto la mia borsa aperta».
Prima di uscire dal negozio avevano anche chiesto alla negoziante di tenere da parte lo zaino scelto annunciando di dover prima sbrigare alcune commissioni. Chiaramente il trio non è mai più tornato. La donna li aveva descritti dettagliatamente ai carabinieri, sottolineando l’origine sudamericana.
Il dubbio che circola in questi giorni è che si tratti delle stesse persone che lo scorso novembre avevano colpito nello stesso modo il negozio di fiori di via San Bartolomeo, 50 metri più avanti rispetto alla cartoleria, e un calzaturificio in via Italia.
Era invece andato in Comune a sbrigare una pratica allo Sportello Lavoro il quarantenne che ha poi rubato il portafogli dell’operatrice approfittando del suo allontanamento dalla postazione. L’uomo è stato rintracciato in breve tempo: si tratta di un brugherese che quando è stato raggiunto dai carabinieri non ha nemmeno provato a negare. Ha ammesso le sue colpe e condotto i militari al portafogli, recuperato e riconsegnato all’operatrice dello sportello, soldi compresi.
(*ha collaborato Valeria Pinoia)