La Quinceañera di Monza su Real Time: la festa di Angie per i suoi 15 anni

Real Time a Monza col programma “Quinceañera - Quindici anni da favola”. Ha ripreso la festa di Angie, che vive in città con la famiglia. Per i paesi dell’America latina segna il passaggio dall’infanzia all’età adulta.
Una immagine della puntata girata a Monza
Una immagine della puntata girata a Monza Redazione online

Che cosa sia la Quinceañera fino a poco tempo fa lo sapevano in pochi. O meglio: lo sapevano gli interessati. La Quinceañera è la festa che, nei paesi dell’America latina, viene organizzata per il quindicesimo compleanno di una ragazza: un evento importante, che segna il passaggio dall’infanzia all’età adulta.
Che la si festeggiasse in grande stile anche in Italia, in generale, e in Brianza, in particolare, fino alla scorsa domenica lo sapevano ancora meno persone. A renderlo noto a livello nazionale il programma televisivo “La Quinceañera – Quindici anni da favola”, trasmesso su Real Time.

Le videocamere del canale televisivo di proprietà di Discovery Italia hanno fatto tappa a Monza, dove sono andate a conoscere la quindicenne di turno: Angie. La giovane – racconta il programma – vive in città con la famiglia. Ultima di cinque fratelli, è cresciuta in Ecuador con il padre, mentre la madre si era trasferita per cercare lavoro poco dopo la sua nascita. Il ricongiungimento familiare risale a cinque anni fa.

«Non l’ho vista crescere perché ero lontana – ha commentato la madre davanti alla videocamera – per me è molto importante che Angie abbia una festa da sogno».

Inquadrature del centro storico, del duomo e dell’arengario si alternano a quelle che mostrano i preparativi: il coinvolgimento di una party planner sudamericana, la scelta dei tessuti per realizzare il vestito, la visita alla location prescelta per la grande festa, cascina Lodovica a Oreno di Vimercate. E poi? Come da tradizione, i gesti rituali, che portano a conoscere le tradizioni di una comunità di cui poco si parla: il cambio delle calzature per mano dei padrini – via le pantofole, ecco arrivare i tacchi a spillo – e lo spegnimento di quattordici candeline.