La Provincia di Monza e Brianza vota (ponderatamente) il nuovo presidente

Domenica 24 settembre la Provincia di Monza e Brianza elegge il suo nuovo presidente. Candidati Roberto Invernizzi per il centrosinistra e Riccardo Borgonovo per il centrodestra annunciato “unito”. Votano sindaci e consiglieri, il voto è ponderato e tutti hanno un peso diverso.
Monza: un consiglio della Provincia di Monza e Brianza
Monza: un consiglio della Provincia di Monza e Brianza Fabrizio Radaelli

Quanto vale Aicurzio? Quanto pesa Correzzana? Poco, molto poco, quasi nulla se si fa il confronto con Monza e con il maggiorenti della Provincia: Lissone, Cesano e gli altri. Perché quando si va a votare il presidente della provincia, il voto non è pari: i consiglieri e i sindaci (solo loro vanno alle urne, meglio lasciare stare le tessere elettorali) sono “ponderati” da uno schemone colorato che indica quanto il loro voto sarà importante per determinare il prossimo “primo cittadino della Brianza”.


LEGGI Provincia di Monza e Brianza: Invernizzi e Borgonovo candidati alla presidenza

Succede domenica 24 settembre, quando nella sede piena-di-promesse-e-vuota-di-competenze i rappresentanti eletti dei singoli comuni sono chiamati a decidere chi sarà il presidente provinciale per i prossimi anni. Certo non sembra un posto appetibile, anzi: c’è di che starne alla larga, dal momento che le Province dalla legge transitoria Delrio (ma diventata nei fatti permanente dopo il naufragio dei referendum di Renzi) consegna agli enti provinciali competenze che non sono in grado di sostenere dopo essere stati svuotati di risorse e di dipendenti.

Chi verrà eletto dovrà fondamentalmente occuparsi di tenere in piedi gli istituti superiori e possibilmente riscaldarli, di mettere le strade provinciali in condizioni di farci passare auto e camion senza che i ponti crollino sopra, di disegnare l’architettura dell’urbanistica territoriale – ed è forse questa l’unica ragione residua per cui ci sono dei candidati alla presidenza.

I candidati sono due: Roberto Invernizzi, sindaco di Bellusco, oggi vice presidente con interim dopo l’uscita di scena di Gigi Ponti (centrosinistra) e Riccardo Borgonovo, sindaco di Concorezzo, l’uomo del centrodestra che fino a ieri aveva dovuto registrare il ritiro in Aventino della Lega, che aveva annunciato di preferire occuparsi del referendum per l’autonomia lombarda e non pensare al voto provinciale.

Mercoledì 20 settembre il contrordine: «Siamo lieti di presentare come candidato di tutto il centrodestra Riccardo Borgonovo alla presidenza della Provincia – ha spiegato il coordinatore provinciale di Forza Italia Fabrizio Sala proprio a Concorezzo – Cercavamo una persona competente e al secondo mandato da sindaco che potesse rappresentarci. Riccardo è la persona giusta».
«Borgonovo è il risultato di una unione di intenti con le altre forze politiche e con lui possiamo cambiare la situazione», ha aggiunto Massimo Sertori, responsabile federale degli enti locali della Lega nord.

Nonostante il cambio di casacca di alcuni Comuni compreso il capoluogo Monza, passato dal centrosinistra di Scanagatti al centrodestra di Allevi, la bilancia sembra pendere ancora dalla parte del Pd. Ma si tratta in fondo di vedere quanti consiglieri e sindaci decideranno domenica di andare a votare, dimostrando in una volta la tenuta politica delle rispettive alleanze.