La protesta dei dializzati di Carate e Seregno: la Regione promette un incontro

Una raccolta firme avviata, l’impegno della Regione strappato al termine del question time di martedì 4 aprile. Riflettori sempre più accesi sul caso dei circa 100 nefropatici in trattamento dialisi nei centri Cal di Carate Brianza e Seregno che con aprile sono stati assegnati alla struttura ospedaliera di Vimercate e non più di Desio.
una stanza del Cal del centro Trabattoni-Ronzoni di via Verdi
una stanza del Cal del centro Trabattoni-Ronzoni di via Verdi Paolo Volonterio

Una raccolta firme avviata, l’impegno della Regione strappato al termine del question time di martedì 4 aprile. Riflettori sempre più accesi sul caso dei circa 100 nefropatici in trattamento dialisi nei centri Cal di Carate Brianza e Seregno, gestiti e coordinati dal presidio ospedaliero di Desio, che da questa settimana non verranno più seguiti dall’equipe medica di Desio ma saranno assegnati alla struttura ospedaliera di Vimercate, continuando a essere dializzati ai Cal di Carate e Seregno.

Questo a loro, e alle loro famiglie, era stato detto a cose ormai fatte, una settimana fa circa.

Inevitabile la protesta seguita da una petizione per «chiedere di mantenere la competenza del servizio dialisi in capo all’ospedale di Desio e di non essere condannati a subire le conseguenze di una politica distratta e poco attenta alla persona e, in particolare, ai soggetti più deboli».

Cosa accadrà in parole povere? Se per la dialisi vera e propria continueranno a recarsi a Carate o a Seregno, in caso di emergenza o di cure specifiche dovranno raggiungere Vimercate. E si tratta di pazienti ai quali può capitare qualcosa ogni giorno a seguito della patologia. Interessati pazienti di Seregno, Giussano, Carate, ma anche Cogliate, Lentate che dovranno, stando così le cose, attraversare non pochi Comuni della Brianza per andare a Vimercate. Alcuni di loro sono in carrozzina, faticano a camminare.

«Ma perché penalizzare i malati e le loro famiglie? Non è una tipologia di malato che può sostenere una cosa simile con frequenza», dicono all’unisono sottolineando la fragilità di chi deve sottoporsi a cure continuative e interventi specialistici.

Martedì il consiglio regionale ha discusso la question time presentata dal consigliere regionale Gianmarco Corbetta e l’M5S è riuscito a mettere in contatto diretto una rappresentanza dei pazienti, presente in Consiglio regionale, con l’assessore regionale alla Sanità Giulio Gallera che ha garantito massimo impegno nella ricerca di una soluzione percorribile. «Gallera ha preso pubblicamente l’impegno di convocarli per un incontro formale di approfondimento entro una settimana per affrontare le difficoltà segnalate», dice l’M5S.

«Siamo soddisfatti – ha commentato Corbetta – siamo riusciti ad aprire un’interlocuzione diretta tra i pazienti e i loro familiari con l’assessore alla sanità di Regione Lombardia per risolvere un problema molto sentito sul territorio che coinvolge circa 100 famiglie. Potrebbero incorrere in gravi disagi logistici a causa dalla riforma regionale della sanità che Maroni ha calato senza una visione d’insieme e ignorando i bisogni concreti dei territori. Ora attendiamo che Gallera mantenga la parola che ha dato alla rappresentanza dei malati. In questa assurda vicenda la politica rischia di complicare la vita a delle persone fragili e questo non è accettabile».

Il Cal (centro ad assistenza limitata) di Seregno, più conosciuto come centro dialisi, all’interno del centro di riabilitazione “Trabattoni-Ronzoni” di via Verdi, si occupa di 26 persone al giorno per sei giorni, dalle 8 alle 18, con turni di 14 persone al mattino e 12 il pomeriggio. I anche qui i 156 pazienti che lo frequentano sono molto preoccupati.

L’azienda di Vimercate ha confermato che, con aprile, (secondo quando concordato con l’Asst Monza) l’attività medica dei Cal di Carate e Seregno passerà sotto la propria competenza ma garantisce che «le due aziende stanno facendo il possibile per ridurre le problematiche legate al cambio di gestione – si legge in una nota stampa – I contatti tra i medici delle due strutture eviteranno disagi agli utenti anche in caso di ricovero, che potrà avvenire presso il presidio ospedaliero più vicino o scelto dal paziente».

E anche l’assessore Gallera aveva stemperato i toni: «È stato avviato un protocollo tra le due Asst che assicura non solo un adeguato passaggio di consegne ma definisce anche una procedura condivisa e congiunta per garantire al meglio la presa in carico dei pazienti dializzati nella nuova Asst di competenza. In caso di urgenze gli infermieri del Cal contatteranno immediatamente il medico di Vimercate attraverso numeri dedicati. Per il Cal, se necessario, verrà contattato anche il 112 mentre per Carate Brianza verrà contattato l’anestesista di guardia».

Il sindaco di Seregno Mazza ha dichiarato: «Ho sentito telefonicamente già la scorsa settimana il direttore dell’Asst di Vimercate Pasquale Pellino, che mi ha assicurato che non ci sarà alcuno spostamento del servizio. Il problema è nato perché, fino ad oggi, gli utenti che Seregno e Carate Brianza non erano in grado di accogliere erano dirottati a Desio, mentre ora dovrebbero esserlo a Vimercate, visti i nuovi assetti delle aziende. Ma Pellino ha garantito che, al limite, si provvederà ad una convenzione con l’Asst di Monza».