La mozione antifascista di Nova Milanese studiata all’università di Siena

Niente spazio ai non antifascisti: una mozione votata nel 2014 a Nova Milanese studiata all’Università. A Siena il caso di un documento del Comune che spiega come non concedere gli spazi a organizzazioni neofasciste.
NOVA, Fabrizio Cracolici e Laura Tussi con Adelmo Cervi (figlio del partigiano Aldo, uno dei sette fratelli Cervi)
NOVA, Fabrizio Cracolici e Laura Tussi con Adelmo Cervi (figlio del partigiano Aldo, uno dei sette fratelli Cervi) Giusy Taglia

Una mozione antifascista diventa materia di studio. È quella approvata dal consiglio comunale di Nova qualche anno fa, ma che, in un periodo in cui si assiste a un risveglio dei movimenti di destra estrema, ritorna alla ribalta.

Per questo motivo il sindaco novese Rosaria Longoni con Fabrizio Cracolici, presidente locale dell’Anpi, e Laura Tussi, impegnata nel progetto comunale “Per non dimenticare”, sono stati invitati a una conferenza organizzata dall’Università di Siena in collaborazione con l’Anpi e l’Arci del capoluogo toscano.
La mozione condivisa dai circoli Anpi era stata elaborata da Cracolici insieme ai gruppi consiliari di maggioranza, Pd e liste civiche “Per Nova Concretamente” e “Io lavoro per Nova”, che l’hanno approvata in occasione dell’assise cittadina. Era il 21 aprile del 2014 quando all’ordine del giorno si leggeva “Condanna delle organizzazioni neofasciste e misure da attuare contro ogni eventuale presenza neofascista organizzata”.

Insomma un impegno formale del sindaco che si basa sulla possibilità di non concedere spazi pubblici a partiti e movimenti di ispirazione nazifascista che si attua modificando il regolamento comunale in materia di occupazione di suolo pubblico che, nel rispetto della legalità democratica, si potrà concedere solo a partiti, movimenti e associazioni che si riconoscono nei valori antifascisti della Costituzione italiana.

«Ci fa piacere essere stati un po’ degli apripista in questo senso – ha sottolineato il sindaco Rosaria Longoni – e che una città come Siena possa chiedere consigli su come attuare quello che può essere un deterrente per l’organizzazioni di azioni filofasciste». L’impegno di Cracolici e della Tussi su questo fronte li porterà anche a intervenire al Festival della Resistenza in programma il 3 giugno a Montemaggio, sempre nel senese.