La Lombardia aggiorna la mappa sismica: la Brianza è a basso rischio

LEGGI Come aiutare - Dopo il terremoto del 24 agosto il Centro Italia non smette di tremare. E in Lombardia qual è il rischio sismico? E a Monza e Brianza? Livello di pericolo basso, confermano gli studi aggiornati di Regione Lombardia.
zone sismiche lombardia
zone sismiche lombardia Massimiliano Rossin

Ma in Lombardia qual è il rischio sismico? E a Monza e Brianza? Livello di pericolo basso, confermano gli studi di Regione Lombardia, che nei mesi scorsi ha provveduto anche a riaggiornare la zonazione sismica dell’intero territorio regionale.


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«L’aggiornamento della zonazione sismica – ha detto l’assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione, Simona Bordonali – non rappresenta un indice di aumentata pericolosità del territorio, ma costituisce una svolta verso un sistema di prevenzione dei rischi e dei danni conseguenti ai fenomeni sismici da attuare attraverso procedure tecnico amministrative specifiche».

La nuova mappa adottata lo scorso aprile ha inserito 57 Comuni in zona 2 (la seconda per pericolosità, nelle province di Brescia e di Mantova), 1.028 Comuni in zona 3 (principalmente nelle province di Bergamo, Pavia, Brescia, Cremona e quindi nelle province di Lecco, Lodi, Monza-Brianza, Milano, Mantova e Sondrio), mentre gli altri 446 sono inseriti in zona 4 (sismicità molto bassa). Non ci sono Comuni lombardi in zona 1, per quanto fatti recenti come il sisma che ha colpito anche Mantova nel 2012 dimostrano che il territorio non è a prova di terremoto.

«Gli elementi maggiormente significativi sono l’ingresso del Comune di Brescia in zona 2 e quello di Milano in zona 3» scrive la Regione stessa.

Lo stesso Pirellone ha spiegato che è stata definita una «nuova normativa nel campo delle vigilanza sismica, attivando nuove procedure cautelative nel campo edilizio per le costruzioni pubbliche e private».

Tra le novità il trasferimento ai Comuni delle competenze in materia di opere o costruzioni e vigilanza in zone sismiche, per le opere ricadenti sul loro territorio e l’individuazione di una “Struttura tecnica regionale” a coordinamento e supporto dei Comuni. Per gli enti locali in zona 3 e 4, cioè tutti quelli di Monza e Brianza, «obbligo del deposito della documentazione relativa al progetto prima dell’avvio dei lavori» e «attività di controllo sistematico degli interventi relativi a opere o edifici pubblici o, in genere, edifici destinati a servizi pubblici essenziali, ovvero progetti relativi ad opere comunque di particolare rilevanza sociale o destinate allo svolgimento di attività, che possono risultare, in caso di evento sismico, pericolose per la collettività».

Negli ultimi anni la Regione ha assegnato 5,8 milioni di euro a diversi comuni nelle province di Mantova, Brescia e Bergamo «per l’adeguamento strutturale degli edifici strategici e rilevanti, definendo i criteri per la realizzazione degli interventi di prevenzione del rischio sismico»