La grande fuga dei dipendenti dalle Province di Monza

Sono almeno venti i dipendenti della Provincia di Monza e Brianza che nelle ultime settimane hanno fatto richiesta di mobilità per passare ad altri enti pubblici. Il motivo? Semplice: chi resta rischia di diventare un esubero entro pochi mesi.
La grande fuga dei dipendenti dalle Province di Monza

Scappi chi può: sembra essere diventata una parola d’ordine tra il personale della Provincia. Nelle ultime settimane una ventina di dipendenti di vari settori ha chiesto il trasferimento ad altri enti attraverso l’istituto della mobilità. Chi rimarrà, temono molti in via Grossi, rischierà di ritrovarsi in esubero da un giorno all’altro dato che la legge di Stabilità ha previsto un taglio netto del 50% dei lavoratori di ogni organismo intermedio (nella foto la protesta di dicembre). Il provvedimento, secondo qualche politico, potrebbe venire annacquato nei prossimi mesi e i 20.000 posti di lavoro in pericolo a livello nazionale potrebbero ridursi di parecchio. A Monza, in ogni caso, non verrà trattenuto per la giacca chi intende andarsene anche se l’esodo potrebbe causare parecchie difficoltà organizzative.

«Eventuali problemi – spiega il presidente Gigi Ponti – saranno legati alle funzioni che le province manterranno. Se sarà confermato l’orientamento della Regione, intenzionata a riprendersi solo le deleghe su agricoltura, caccia e pesca, andremo in sofferenza. In questo momento, però, non c’è nessuna ragione per non concedere la mobilità anche se siamo l’ente italiano con l’organico più risicato». Gli uffici, commenta il presidente, sono già «al pelo» e basterebbe poco a mandarli in sofferenza.

Chi vuole fuggire da via Grossi dovrà, però, trovare un impiego alternativo: diverse province italiane sono prese d’assalto da comuni e aziende pubbliche intenzionate a sfruttare la mobilità. Il passaggio da un’istituzione all’altra, infatti, rappresenta per molte amministrazioni l’unica strada per reclutare dipendenti a causa del blocco delle assunzioni. In Brianza, però, la carica sembra più leggera che altrove: attualmente sono una decina le richieste giunte al settore personale da parte di chi cerca figure tecniche e amministrative. Il numero supera di poco la media di quelle inviate in altri periodi.