La Dia: Lombardia prima per ’ndrangheta dopo la Calabria. Le inchieste in Brianza

Relazione della Direzione investigativa antimafia al parlamento sul secondo semestre 2015: Lombardia seconda per ’ndrangheta dopo la Calabria. La mappa dei “locali” della Brianza scaturita dalle inchieste
Secondo la Dia la Lombardia è la regione con più alta presenza di ’ndrangheta dopo la Calabria
Secondo la Dia la Lombardia è la regione con più alta presenza di ’ndrangheta dopo la Calabria

Ndrangheta ancora protagonista in Brianza. Lo dice la relazione della Direzione investigativa antimafia presentata nei giorni scorsi al parlamento dal ministro dell’Interno e relativa all’attività della criminalità organizzata nel secondo semestre del 2015.

Nella Lombardia, considerata dopo la Calabria la regione a più alta incidenza ‘ndranghetista, purtroppo la provincia di Monza resta tra le più interessate dalla mafia calabrese. Lo conferma anche la Direzione nazionale antimafia e antiterrorismi che, citata nella relazione Dia, snocciola i “locali” (le cellule base della ndrangheta dislocate sul territorio) che sono stati individuati nelle inchieste giudiziarie degli ultimi anni a Mariano Comense, Seregno-Giussano, Desio, Limbiate.

Secondo la relazione in Brianza sarebbero attive persone contigue ai gruppi Arena, Nicoscia, Iamonte, Moscato, Ruga-Gallace mentre nel Milanese e sempre nella provincia di Monza sarebbero presenti soggetti riconducibili ad altre compagini criminali: Di Giovine, Carvelli, Modafferi-Mondella, Bruzzaniti, Morabito, Palamara, Musitano, Russo, Lo Prete, Giacobbe, Paparo, Mazzaferro e altri ancora

La presenza della ‘ndrangheta è stata certificata ormai da diverse inchieste, non ultima, secondo la Dia quella che ha portato alla operazione “Disco Italia” coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano e condotta dai carabinieri che ha sgominato una organizzazione che agiva tra le province di Como e Monza. Nove persone arrestate e 14 denunciate per un traffico di stupefacenti nell’area di Seregno, Giussano e Mariano Comense. I reati contestati, però, sono anche detenzione abusiva di armi, tentato omicidio e lesioni personali. La droga trattata dal gruppo ariivava dall’Olanda. Tra gli arrestati vengono ricordati alcuni parenti di Rocco Cristello, referente della ‘ndrangheta di Seregno-Giussano, assassinato nel 2008 in un agguato a Verano Brianza.