Inquinamento, Pm 10 oltre i limiti a Monza e Brianza: scatta il primo stop ai diesel Euro 4

Il livello di Pm 10 nell’aria di Monza e Brianza supera la prima soglia di allarme da cinque giorni. Da martedì 17 ottobre entrano in vigore le prime misure temporanee d’emergenza con stop ai veicoli più inquinanti. La nota dell’assessore regionale.
La mappa della Qualità dell'aria 16 ottobre Arpa
La mappa della Qualità dell’aria 16 ottobre Arpa Redazione online

Il livello di Pm 10 nell’aria di Monza e Brianza supera la prima soglia di allarme da cinque giorni. Da martedì 17 ottobre entrano in vigore le prime misure temporanee d’emergenza con stop ai veicoli più inquinanti. Provvedimenti analoghi a Milano e Bergamo.


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La provincia è oltre i limiti dall’11 ottobre, quando la media delle centraline ha fatto registrare il dato di 56.7 microgrammi di Pm 10 per metro cubo (il giorno precedente era già in salita con 41.7). Poi: 65 il 12 ottobre, 67 mg venerdì 13 ottobre e 68 sabato. Domenica 15 ottobre il valore è stato di 57 mg.

A Monza picco a 78 microgrammi registrato il 14 ottobre nella stazione Arpa fissa di via Machiavelli.


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L’inizio settimana, secondo gli esperti di Arpa Lombardia, avrà ancora condizioni favorevoli all’accumulo degli inquinanti. Qualcosa invece dovrebbe cambiare da mercoledì con l’indebolimento dell’alta pressione che ha riportato l’estate in Brianza grazie “a correnti in quota lievemente più umide e un po’ più fresche da sudovest”.

In base alla nuova ordinanza regionale, approvata a settembre, le misure temporanee omogenee riguardano i Comuni con popolazione superiore a 30mila abitanti: in Brianza quindi, oltre a Monza, Lissone, Seregno, Desio, Cesano Maderno, Limbiate e Brugherio. Anche Paderno Dugnano.

Le misure di primo livello, quelle che scattano dopo quattro giorni di superamento della prima soglia di allarme di 50 mg (non piu sette giorni), riguardano auto e riscaldamenti.

Per la circolazione prevedono la “limitazione all’utilizzo delle auto diesel private fino a Euro 4 in ambito urbano dalle 8.30 alle 18.30 e dei veicoli commerciali diesel di classe fino a Euro 3 dalle 8.30 alle 12.30”. Queste disposizioni oltre a quelle già previste per il periodo invernale nell’accordo del Bacino padano sottoscritto da Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e dal ministero dell’Ambiente (per il periodo 1 ottobre-31 marzo 2018).
Possono godere di deroga i diesel, “dotati di efficaci sistemi di abbattimento delle polveri sottili, per dotazione di fabbrica o per successiva installazione, omologati ai sensi della vigente normativa”.

Per i riscaldamenti il limite a 19 gradi in abitazioni e esercizi commerciali.

A Milano il sindaco Beppe Sala ha invitato a non accendere le caldaie viste le temperature ancora alte. Lo stesso appello è stato lanciato nei giorni scorsi da Legambiente Lombardia.

«Da martedì, in base a quanto stabilito dall’Accordo del Bacino Padano, entreranno in vigore le misure antismog di 1° livello nei Comuni delle Province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Mantova, Monza e Brianza e della Città metropolitana di Milano- ha comunicato in una nota l’assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia, Claudia Terzi – La verifica dei superamenti avviene nelle giornate di lunedì e giovedì, le cosiddette “giornate di controllo”, con attivazione e revoca delle limitazioni nelle giornate di martedì e venerdì. Tutti i Comuni, anche quelli inferiori ai 30.000 abitanti, possono aderire al provvedimento regionale, su base volontaria. Insieme alle altre regioni ci siamo impegnati per attuare delle misure antismog, comuni e omogenee, che possano risultare maggiormente efficaci per tutta l’area del Bacino Padano. Le condizioni climatiche, tuttavia, al momento non favoriscono la dispersione delle polveri. Credo che ognuno debba fare la propria parte e mettere in pratica le cosiddette buone pratiche come l’utilizzo dei mezzi pubblici e il car pooling. Inoltre, visto che le temperature sono alte, sarebbe opportuno posticipare il piu’ possibile l’accensione delle caldaie».