Inquinamento, misure anti-smog e blocco dei diesel in sette province lombarde

Stop ai veicoli più inquinanti e attenzione ai riscaldamenti. Sono scattate martedì 17 ottobre a Monza e in altre sei Province della Lombardia le prime misure antismog d’emergenza per la stagione invernale.
MONZA MONZA BLOCCO TRAFFICO PER INQUINAMENTO
MONZA MONZA BLOCCO TRAFFICO PER INQUINAMENTO Radaelli Fabrizio

Stop ai veicoli più inquinanti e attenzione ai riscaldamenti. Sono scattate martedì 17 ottobre a Monza e in altre sei Province della Lombardia le prime misure antismog d’emergenza per la stagione invernale, almeno secondo il calendario visto che sulla Lombardia resistono temperature fuori stagione.


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La provincia di Monza e Brianza ha superato il limite di 50 microgrammi per metro cubo di Pm 10 per sei giorni consecutivi, fino all’ultimo rilevamento di lunedì 16 ottobre: 54,7 il valore medio registrato, 71 quello alla stazione fissa di via Machiavelli a Monza.

Le misure di primo livello, come stabilito dall’accordo del Bacino padano, prendono il via dopo il quarto giorno consecutivo di sforamento dei limiti di pm 10, le polveri sottili più pericolose per la salute, di 50 microgrammi per metro cubo. L’allarme smog riguarda in Lombardia riguarda anche le province di Milano, Bergamo, Brescia, Cremona, Mantova e Lodi.

In queste città e nei Comuni con più di 30mila abitanti (in Brianza Lissone, Seregno, Desio, Cesano Maderno, Limbiate e Brugherio) è scattato lo stop alla circolazione, dalle 8.30 alle 18.30 dal lunedì alla domenica, per le auto private alimentate a gasolio fino alla classe 4 inclusa e lo stop dalle 8.30 alle 12.30 ai veicoli per il trasporto merci alimentati a gasolio fino alla classe 3 compresa. È vietata la sosta con il motore acceso.
Possono godere di deroga, secondo l’ordinanza, i diesel “dotati di efficaci sistemi di abbattimento delle polveri sottili, per dotazione di fabbrica o per successiva installazione, omologati ai sensi della vigente normativa”.

Il protocollo Aria consiglia anche l’adesione volontaria da parte dei Comuni con meno di 30mila abitanti per evitare l’effetto “macchia di leopardo” e una maggiore utilità dei provvedimenti.

Provvedimenti anche per i riscaldamenti, soprattutto nella situazione stagionale anomala: il protocollo prevede il limite di 19 gradi per edifici pubblici, commerciali e abitazioni.

Il Comune di Monza, in un appello già lanciato da Milano e poi condiviso da alcuni comuni della Brianza (come Mezzago), invita a posticipare l’accensione degli impianti di riscaldamento.

Da mercoledì e fino alla fine della settimana le condizioni meteo dovrebbero tendere “a divenire neutre o variabili durante la giornata”, non favorendo l’accumulo di inquinanti. Ma neppure la loro dispersione.