Influenza suina, un ricovero all’ospedale San Gerardo di Monza

Cinquanta casi in Italia in terapia intensiva per l’influenza suina, uno anche al San Gerardo di Monza: nessuno di loro risulta in pericolo di vita. È il ritorno del virus A-H1N1 che già nel 2009 aveva coinvolto l’ospedale monzese.
Influenza suina, un ricovero all’ospedale San Gerardo di Monza

Un ricovero in terapia intensiva anche all’ospedale di Monza per l’influenza suina che si sta diffondendo in tutto il Paese. A dirlo, in attesa di conferma ufficiali da parte del San Gerardo, è il quotidiano La Stampa, che ha stilato l’elenco dei ricoveri in Italia: tra gli altri, scrive il giornalista Marco Accossato riportando anche del decesso di una persona ad Aosta, dieci casi a Padova, sette a Pavia, cinque a Bologna, sei a Roma, sei a Torino, poi Palermo, Milano, Firenze, Bari e appunto Monza.

Non risulta – il ricovero monzese – un caso che ha richiesto l’utilizzo dell’Ecmo, la tecnica di circolazione extracorporea del sangue per non gravare su cuore e polmoni del paziente. L’influenza suina è il virus A-H1N1 e sono una cinquantina in tutta Italia le persone che hanno subito le conseguenze peggiori del contagio fino al ricovero in terapia intensiva. L’influenza suina era già arrivata all’ospedale di Monza nel 2009, la prima volta che i contagi avevano suscitato l’allerta del sistema sanitario, colpendo anche persone tra i venti e i trent’anni. Nessuna delle persone in terapia intensiva risulta in pericolo di vita.

È ancora aperta intanto la campagna di vaccinazione dell’Asl di Monza. Tra le raccomandazioni del ministero della saluta per il 2014-2015 si legge che il ceppo di influenza H1N1 dovrebbe risultare circa un terzo dei virus in circolazione, dal momento che il ceppo A rappresenta il 97% del totale: «Nell’ambito del tipo A, sono stati prevalentemente isolati e/o identificati virus appartenenti al sottotipo H3N2 (58%) rispetto ai ceppi H1N1pdm09 (35%). Il restante 7% dei ceppi di tipo A non è stato sottotipizzato».