In panne sulla Valassina a Verano, ma è il guaio minore: auto sequestrata e arrestato

È rimasto in panne sulla Valassina. Come se già questo non bastasse, ha perso l’auto, sequestrata, e soprattutto è stato arrestato. È successo a un imprenditore pakistano di 55 anni residente a Muggiò.
Monza Statale 36 valassina Verano Paina
Monza Statale 36 valassina Verano Paina Fabrizio Radaelli

È rimasto in panne sulla Valassina. Come se già questo non bastasse, ha perso l’auto, sequestrata, e soprattutto è stato arrestato. È successo a un imprenditore pakistano di 55 anni residente a Muggiò. Nella tarda serata del 7 luglio stava viaggiando al volante della sua Opel Astra lungo la Strada Statale 36, quando all’altezza di Verano Brianza il veicolo si è bloccato. Disperato l’automobilista ha cercato di rimetterlo in moto, ma non c’è stato proprio nulla da fare.

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Quando è arrivata una pattuglia della polizia stradale di Seregno, lui non è apparso del tutto sereno alla vista dei lampeggianti. In effetti da controlli a computer collegato alla motorizzazione è risultato che il veicolo era privo di copertura assicurativa. Come prevede il Codice della strada la macchina è stata posta sotto sequestro.

Ben più gravi però sono stati i provvedimenti quando gli agenti hanno chiesto allo straniero di mostrare il documento di guida. Inserendo i dati della sua patente a terminale è risultato che sul cinquantacinquenne pendeva un ordine di carcerazione emesso dal tribunale di Busto Arsizio. Nel 2008, a Saronno, il pakistano aveva avuto un’accesa discussione con un connazionale titolare di un call-center concorrente. Il diverbio era sfociato in un’aggressione e lo straniero si era macchiato del reato di rapina e tentata estorsione, perché a suon di calci e pugni aveva preso l’incasso dell’avversario-concorrente.

Un episodio che è tornato a galla venerdì sera in Valassina. Il pakistano è finito così in carcere a Monza, accompagnato dagli uomini della stradale. L’ordine di carcerazione era stato emesso nel 2011: per sei anni nessuno aveva fermato lo straniero, su cui pendeva una condanna.