Il sindaco di Desio licenzia l’assessore Paolo Smorta: «Alle elezioni contro di me»

Uno, il sindaco Roberto Corti, che parla di «Tradimenti e voltafaccia». L’altro, l’ex assessore Paolo Smorta che ribatte: «Corti mente senza pudore e pensa solo alla campagna elettorale». Scossone politico nella giunta di centrosinistra di Desio a pochi mesi dalle elezioni amministrative.
L’ex assessore Paolo Smorta e il sindaco di Desio, Roberto Corti
L’ex assessore Paolo Smorta e il sindaco di Desio, Roberto Corti

Uno, il sindaco Roberto Corti, che parla di «Tradimenti e voltafaccia». L’altro, l’ex assessore Paolo Smorta ribatte: «Corti mente senza pudore e pensa solo alla campagna elettorale». Scossone politico nella giunta di centrosinistra di Desio a pochi mesi dalle elezioni amministrative. Il sindaco lunedì ha comunicato ufficialmente di aver “licenziato” l’assessore Paolo Smorta, deleghe allo sport, commercio ed eventi, con qualche comparsata in trasmissioni tv su reti locali come opinionista calcistico di fede juventina. Avrebbe tramato di scendere in campo da candidato sindaco con una propria lista antagonista a quella di Corti, intenzionato a ricandidarsi.

«In vista dell’appuntamento elettorale ormai alle porte – scrive Corti in un comunicato – le soddisfazioni amministrative di 5 anni di impegno e di lavori portati a termine con determinazione e le delusioni umane (prima ancora che politiche) per i tradimenti e i voltafaccia di chi si credeva essere amico, (oltre che un assessore affidabile e un politico serio) sono da mettere in conto come le rondini in primavera e le gelate in gennaio. Dopo qualche settimana di comportamenti ambigui e circospetti, ho appreso che l’assessore della mia maggioranza Paolo Smorta, ha deciso di presentarsi alle prossime elezioni con una lista concorrente alla mia candidatura, senza neanche la correttezza umana di presentarmi preventivamente le sue dimissioni».

Ma Smorta, che ormai da anni non fa più parte della lista civica Desio Viva con cui si era presentato alle scorse elezioni, è noto a molti che da settimane stia tastando il terreno con l’obiettivo di creare una nuova lista, in vista del prossimo appuntamento elettorale. Pro o contro il sindaco? A destra, a sinistra o al centro? «Trasparenza, schiettezza e onestà – scrive il sindaco Corti – questi i valori che guidano la mia vita e l’operato della mia Giunta. Non ho mai dato credito a voci di corridoio e illazioni di vario genere. Per questo motivo, richiesto un chiarimento con Smorta, l’assessore ha confermato la sua intenzione di fare una propria lista, ma in appoggio a Corti. La sua iniziale promessa di dichiarare ufficialmente quanto sostenuto, trasformatasi prima in un continuo rinvio, poi in un rifiuto accampando improbabili scuse, ha rivelato in tutta la sua evidenza la palese scorrettezza del suo comportamento».

Tutta la giunta lavora per la città: «e qualcuno per i propri interessi, pensando alla propria candidatura politica» dice Corti. «Dopo aver parlato con le forze politiche che appoggiano la mia Giunta (Pd, Desio Viva, Sinistra per Desio), ho disposto la revoca delle deleghe e della fiducia all’ormai ex-assessore Paolo Smorta, al quale auguro di ottenere quanto va cercando».

Dal canto suo, l’ex Smorta ha organizzato una conferenza stampa dicendo tra l’altro «non svendo la mia libertà a logiche di partito. Corti mente senza pudore e pensa solo alla campagna elettorale, ha agito così perchè ha visto in me un nemico». Smorta racconta della lista che vuole creare «Stavo riflettendo, ma ho avuto pressioni. Corti voleva che gli giurassi fedeltà e che lo dichiarassi pubblicamente . Voleva i nomi di chi sarebbe entrato in lista. Sono un uomo libero e i tempi li detto io »

L’ex assessore parla delle telefonate ricevute da Giorgio Gerosa segretario del Pd e Lucrezia Ricchiuti. Fino a quella di Corti «Mentre ero in Regione, per recuperare fondi per il centro sportivo, mi chiama il Sindaco per dirmi al telefono di avermi tolto le deleghe. Assicurando che non lo avrebbe fatto, se non fosse stato pressato dalla maggioranza. Dimostrando così di ubbidire a logiche di partito. Eppure fino al 16 gennaio apprezzava la mia onestà intellettuale al punto da promettermi nuovamente l’assessorato. Sono io che lavoro per i miei interessi? Sono io il voltafaccia? Non sono iscritto al Pd né a nessun partito e non svendo la mia libertà, né personale né politica».

E guarda al futuro. «Entro metà febbraio vorrei formare la lista». E quale sarà l’orientamento? «Il mio percorso è più di centro che di sinistra. Non voglio essere schiavo dei partiti ma li rispetto. A chi vuole incontrarmi dico che sono aperto al dialogo. E se qualcuno pensa di avermi demoralizzato, questa volta, anche se ingegnere, ha sbagliato a fare i calcoli. O li ha fatti troppo CORTI. Gennaio è passato, con le sue gelate. La primavera è vicina, e passeranno le rondini. Ma arriverà anche il 12 giugno. Quel giorno, chissà, passerà un vento nuovo che spazzerà le nubi. Sono pronto a un confronto pubblico con il sindaco».