Il pazzo meteo e i danni all’agricoltura, Coldiretti: «Una grandinata ogni 10 giorni»

Una grandinata ogni 10 giorni. Da maggio ad agosto – spiega un monitoraggio della Coldiretti Lombardia – sulla regione si sono abbattute tredici tempeste di ghiaccio, con chicchi che andavano dalla grandezza di un nocciolo a quella di una piccola albicocca.
La grandine che ha colpito anche la Brianz anelle ultime settimane
La grandine che ha colpito anche la Brianz anelle ultime settimane

Una grandinata ogni 10 giorni. Da maggio ad agosto – spiega un monitoraggio della Coldiretti Lombardia – sulla regione si sono abbattute tredici tempeste di ghiaccio, con chicchi che andavano dalla grandezza di un nocciolo a quella di una piccola albicocca. L’ultima è avvenuta venerdì 11 mattina nella zona a ovest di Milano, fra Turbigo, Legnano, Villa Cortese e Cerro Maggiore con chicchi come nocciole. «In questi tre mesi e mezzo – spiega la Coldiretti Lombardia – sono stati colpiti mais, vigneti, uliveti, frutteti, coltivazioni di fragole e verdure, con danni del 30% sulle aree coinvolte, ma con punte anche del 90%. Ormai quando il cielo si annerisce – spiega la Coldiretti Lombardia – gli agricoltori pensano subito alla tempesta di grandine, anche perché per come stanno andando le cose ci si sta avvicinando rapidamente ai 15 eventi registrati fra la primavera e l’estate del 2016».

«Le piogge di ghiaccio – conclude la Coldiretti – hanno colpito da nord a sud e gli ultimi episodi hanno riguardato Varese e Brescia. Non è solo la dimensione dei chicchi a fare danni – afferma la Coldiretti Lombardia – ma anche la violenza del vento che ne aumenta la potenza distruttiva, oltre a scoperchiare serre e rompendo rami lasciando le colture senza più protezione. Siamo di fronte quest’ anno – conclude la Coldiretti – al moltiplicarsi di eventi estremi con l’alternarsi di caldo anomalo, siccità, bombe d’acqua, grandinate violente e con il divampare i incendi che hanno colpito non solo boschi ma anche animali allevati, pascoli, vigneti e uliveti con un impatto devastante sull’ambiente, l’economia, il lavoro e il turismo».

Il conto dei danni per le anomalie climatiche a cavallo fra l’inverno più siccitoso che si ricordi e l’estate più calda degli ultimi 30 anni, ammonta a circa 100 milioni di euro in Lombardia e supera i 2 miliardi a livello nazionale. Spiega Ettore Prandini, presidente della Coldiretti Lombardia: «Negli ultimi dieci anni in Italia abbiamo avuto 14 miliardi di euro di danni per colpa delle anomalie climatiche. Le assicurazioni servono, ma a volte non bastano più neppure quelle».