Parco di Monza chiuso a auto e pedoni dalle 9.30 di venerdì 24 marzo per consentire la maxibonifica dell’area in vista della grande messa con Papa Francesco di sabato 25 marzo alle 15. Imponenti le misure di sicurezza annunciate in una conferenza stampa a Milano.
È la seconda volta di un Papa a Monza in tempi recenti: nel 1983 fu Giovanni Paolo II, in una visita che toccò anche Desio e Seregno. Nel 2012 Papa Benedetto XVI andò a Bresso per l’incontro mondiale delle famiglie. Il Parco attende la (gioiosa) invasione di 700mila fedeli: 600mila iscritti tramite le parrocchie, 100mila da lunedì con adesione online sono gli ultimi dati ufficiali.
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Giovedì nell’area della messa c’è stato il sopralluogo del cardinale Angelo Scola, col sindaco Roberto Scanagatti, don Davide Milani, il nuovo presidente del Consorzio Villa reale e Parco Pietro Addis. Tanta attesa, molta tensione: ma i volti erano sereni, con l’unica preoccupazione per il tempo. Che, esaurita la pioggia del venerdì, dovrebbe restare asciutto con sole e poche nubi fino alla sera di sabato. Almeno secondo gli esperti.
Misure di sicurezza – Per la visita del Papa a Milano e Monza la sicurezza è massima con imponenti misure, soprattutto dopo l’attentato di mercoledì a Londra. In una conferenza stampa al Centro di coordinamento unico di via Drago a Milano, già collaudato per Expo 2015, il prefetto di Milano Luciana Lamorgese ha fornito i numeri: oltre ai 2.500 tra poliziotti, carabinieri e finanzieri (tra questi 1.200 agenti della Polizia locale) ci saranno 3.800 volontari della Curia e 4.200 della Protezione civile, 120 squadre del 118 con 80 ambulanze, 6 automediche e 5 posti medici avanzati nonché 150 vigili del fuoco con una quarantina di mezzi pronti a intervenire tra cui anche nuclei speciali come quello Nbcr.
Milano e Monza non saranno comunque città blindate, come detto in più occasioni e fin dall’inizio anche dal sindaco Roberto Scanagatti: “Il Papa arriva per una giornata di festa”.
« È arrivato il grande giorno, voglio dare ai cittadini un messaggio di serenità – ha detto Lamorgese – Ovviamente c’è una particolare attenzione dopo i fatti di Londra ma le misure di sicurezza erano già al massimo livello per la visita del Santo Padre».
«La Lombardia è pronta ad accogliere il Santo Padre. La Regione ha investito 410.000 euro per la sicurezza: 280.000 per il coordinamento delle Polizie locali e 130.000 euro per la protezione civile» ha specificato Simona Bordonali, assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione.
Il Comando di polizia locale di Milano, con quello di Segrate, avrà circa 800 agenti coinvolti; il Comando di Monza con altri 52 Comuni limitrofi circa 350 agenti.
La Provincia di Monza e Brianza schiererà anche 503 volontari di 41 organizzazioni (in tutto coinvolte 497 organizzazioni di volontariato da tutte le province lombarde).
Il programma – La giornata di Papa Francesco inizia con l’arrivo all’aeroporto di Linate. Dopo il saluto delle autorità, si sposta alle 8.30 alle Case bianche di via Salomone-via Zama, dove incontra alcuni residenti. È un incontro riservato ai residenti
Alle 10 trasferimento nel Duomo di Milano per l’incontro con i Ministri ordinati e la Vita Consacrata. È un incontro riservato a loro. Al termine, Papa Francesco si sposta in piazza Duomo per recitare l’Angelus, salutare e benedire i presenti.
Alle 11.30 Papa Francesco va al carcere milanese di San Vittore (Piazza Filangieri 2), incontra i detenuti e pranza con loro. È un momento solo per i detenuti e il personale. Saràla prima visita di sempre di una Papa a San Vittore.
Alle 15, tutti sono invitati alla Santa Messa che Papa Francesco celebra al parco di Monza. È l’incontro cuore della visita
Alle 17.30, allo stadio Meazza di San Siro, incontro con i ragazzi cresimandi e cresimati, i loro educatori, genitori, padrini e madrine.
(*notizia aggiornata alle 14.30 di venerdì 24 marzo 2017)