Il nuovo presidente della Repubblica: tra i brianzoli spunta il nome del signor Esselunga

LA DIRETTA DEL VOTO Sarebbe piaciuta Emma Bonino, ma anche Bernardo Caprotti. Come voteranno i deputati brianzoli? Giovedì 29 gennaio inizia l’elezione del successore di Giorgio Napolitano alla presidenza della Repubblica.
Il nuovo presidente della Repubblica: tra i brianzoli spunta il nome del signor Esselunga

C’è un nome tra i papabili presidenti della Repubblica che mette d’accordo i deputati brianzoli di tutti gli schieramenti e gli imprenditori: è quello di Emma Bonino che, però, ammettono il democratico Roberto Rampi e la forzista Elena Centemero difficilmente sarà eletta a causa del tumore ai polmoni che la terrà lontana dalla politica per le cure.
«A questo punto – commenta il leghista Paolo Grimoldi – la inserirò tra le opzioni del nostro territorio. Matteo Salvini farà la sintesi e indicherà chi votare».


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Il monzese, però, vorrebbe al Colle Bernardo Caprotti, il fondatore di Esselunga: «È – afferma – una persona di esperienza, con grandi meriti che, nonostante l’età porterebbe una ventata di rinnovamento». La sua candidatura è stata proposta qualche tempo fa da Salvini che, però, l’ha subito scartata a causa di quei vent’anni di troppo sulle spalle.

Se Pippo Civati non perde occasione per rilanciare la corsa di Romano Prodi, tradito dal suo partito nel 2013, l’altro democratico brianzolo non esce allo scoperto: «Credo – spiega Rampi – abbia un senso votare scheda bianca alle prime due chiamate per evitare di bruciare un altro candidato. Non possiamo sfregiare una seconda volta Prodi: in questi giorni dovremmo cercare un nome largamente condiviso, con una forte autonomia, grandi qualità personali e buone relazioni internazionali».

Non è vero, aggiunge, che Matteo Renzi sta decidendo in segreto, tanto che ciascun parlamentare del Pd ha espresso le proprie preferenze e precisa, senza farsi sfuggire nulla:
«Anch’io mi sono pronunciato. Con senso della misura sto facendo la mia parte per poter arrivare a un presidente di cui andare orgogliosi.
Il Capo dello Stato non deve essere un arbitro, ma l’allenatore della Nazionale».
Il successore di Giorgio Napolitano, secondo la Centemero, deve «avere esperienza politica, spessore, essere super partes, garante della terzietà e dell’unità nazionale». In Parlamento, intanto, l’emozione sale: «L’elezione del presidente – prosegue – non può lasciare indifferenti e noi ci troviamo nella condizione eccezionale di votarlo per la seconda volta in una legislatura. Per chi ha rispetto per le istituzioni il primo discorso alle Camere è un momento molto alto».


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Intanto, dicono a Roma, rimangono alte le quotazioni di Sergio Mattarella, Giuliano Amato, Walter Veltroni mentre sembrano in ribasso quelle di Anna Finocchiaro. Molti, però, non escludono che dalle urne possa uscire qualche sorpresa.