Il giallo di Nova Milanese: due nuovi avvelenamenti da tallio, indagini in Brianza

Ci sono due nuovi casi di avvelenamento da tallio a Nova Milanese. E proprio in Brianza, a questo punto, si sarebbe spostata l’attenzione delle forze dell’ordine che stanno indagando sul caso di avvelenamento da metallo pesante che dall’inizio di ottobre ha fatto tre vittime. L’attenzione sugli alimenti.
ospedale di Desio
ospedale di Desio Vismara Pietro

Ci sono due nuovi casi di avvelenamento da tallio a Nova Milanese. E proprio in Brianza, a questo punto, si sarebbe spostata l’attenzione delle forze dell’ordine che stanno indagando sul caso di avvelenamento da metallo pesante che dall’inizio di ottobre ha fatto tre vittime. Tutte nello stesso nucleo familiare.


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All’inizio della settimana sono state ricoverate all’ospedale di Desio due persone anziane, marito e moglie, imparentate con una delle altre persone colpite da intossicazione. L’Asst di Monza fa sapere che lunedì 13 novembre è stato ricoverato nel reparto di Medicina un uomo di 83 anni (A.P. le iniziali) “per problemi respiratori e sintomi riconducibili a sospetta intossicazione da tallio”. Martedì 14 novembre i sanitari del presidio hanno ricoverato la moglie di 81 anni (M.P.). “Entrambi presentano sintomi riferibili ad intossicazione da tallio e hanno iniziato la terapia. Le loro condizioni cliniche sono stabili. La coppia è imparentata con una delle altre persone colpite da intossicazione”, informa l’Asst in una nota. Ma non sarebbe residente nel complesso di via Fiume, abitazione degli altri coinvolti.

Intanto le indagini dei carabinieri di Desio e della Procura di Monza continuano e si stanno concentrando a Nova Milanese. La valutazione dei tempi di incubazione dell’intossicazione non sarebbe compatibile con l’ipotesi che l’origine dell’avvelenamento si trovi nella casa delle vacanze di famiglia a Varmo, in Friuli Venezia Giulia. In particolare la ricerca si concentrerebbe su un qualche alimento consumato da tutti i protagonisti.

Sono ancora ricoverati invece, e impegnati nel loro percorso di recupero, i tre familiari di Patrizia Del Zotto, la prima vittima, e degli anziani genitori Giovanni Battista Del Zotto (morto poche ore dopo la figlia) e Maria Gioia Pittana, 95 e 87 anni, vittime dell’avvelenamento a inizio ottobre.

La sorella della vittima e la badante di famiglia nei prossimi giorni saranno trasferite agli Istituti Clinici Scientifici Maugeri di Pavia; il marito di Patrizia Del Zotto è in via di dimissioni per fare ritorno a casa.