Il Foa Boccaccio sfida il sindaco: occupato un palazzo di Monza

Azione dimostrativa del gruppo Tarantula del Foa Boccaccio di Monza, sabato 16 settembre: alcuni ragazzi del centro sociale monzese con una “Taz” (Temporary autonomous zone) hanno infatti occupato temporaneamente un edificio in via Savonarola. Il sindaco Allevi si è invece presentato al Nei.
Un’occupazione del Foa Boccaccio in via Buonarroti-piazza Bonatti
Un’occupazione del Foa Boccaccio in via Buonarroti-piazza Bonatti

Azione dimostrativa del gruppo Tarantula del Foa Boccaccio di Monza, sabato 16 settembre, nel pomeriggio: alcuni ragazzi del centro sociale monzese con una “Taz” (Temporary autonomous zone) hanno infatti occupato un edificio in via Savonarola, all’angolo con via Rota, un tempo occupato da un’officina meccanica e ora in vendita.

Nella serata e nella notte previste una “Jam Writing”, un’azione collettiva per scrivere sui muri con le bombolette spray, la presentazione del libro Varsavia Brucia, concerti di alcuni gruppi musicali e dj set.Raggiunto l’obiettivo del gruppo: un’occupazione temporanea e a sorpresa di un luogo della città, non comunicato per evitare contromisure.

Una risposta, hanno scritto nelle ultime settimane sui social network: «ai recenti sgomberi, alle retate, alle misure repressive e ai proclami deliranti di una giunta che blatera di droni, esercito e rastrellamenti». Il sindaco Dario Allevi, in consiglio comunale, lunedì, aveva annunciato la sua presenza al raduno, invitando consiglieri e la città a partecipare e si è in effetti presentato al Nei.

«Vedremo chi ha la testa più dura»: così ha detto Dario Allevi in settimana raccogliendo pubblicamente quello che ha considerato “il guanto di sfida” lanciatogli in più occasioni sui social network dai giovani dei centri sociali e dei collettivi. «Sabato – ha annunciato– sarò là al loro raduno, probabilmente ai giardini del Nei Non mi sposterò e vedremo quello che accadrà».

La sua giunta, in settimana ha assicurato, che avrebbe contrastato «ogni forma di degrado e di abusivismo. Nessuno potrà più occupare aree, organizzare concerti e vendere birra senza permesso – come è accaduto più volte e non solo al vecchio campo di calcio di via Rosmini – e incitare qualcuno ad acquistare le bombolette spray per imbrattare i muri. Monza – ha commentato Allevi – ha la maglia nera dei graffiti».