Il Comune di Monza ha un nuovo manager

Pasquale Criscuolo, avvocato 50enne, è il nuovo segretario e direttore generale del Comune di Monza. Il manager punterà sulla semplificazione e l’organizzazione dei servizi.
Monza: il nuovo direttore generale del Comune Pasquale Criscuolo col sindaco Dario Allevi
Monza: il nuovo direttore generale del Comune Pasquale Criscuolo col sindaco Dario Allevi Fabrizio Radaelli

«Mi concederò totalmente al Comune senza sfuggire alle responsabilità». È la promessa pronunciata martedì da Pasquale Criscuolo, neo segretario e direttore generale del Comune di Monza. Avvocato, 50 anni da compiere tra qualche settimana, il professionista arriverà in piazza Trento e Trieste il 2 ottobre da Cremona dove ricopre l’incarico di segretario e coordina i dirigenti dal 2009, quando è stato assunto dalla giunta di centrodestra e poi confermato da quella di centrosinistra.

«Oggi – ha spiegato il sindaco durante la sua presentazione – parte la riorganizzazione dell’ente. Mi auguro che dall’1 gennaio la macchina sia pronta ed efficiente per consentirci di mantenere l’impegno affascinante che abbiamo preso con i monzesi».

Nelle prossime settimane l’amministrazione dovrebbe individuare il nuovo comandante della Polizia locale e l’esperto della comunicazione, poi cercherà di riempire le altre caselle libere: i 14 dirigenti sulla carta, a causa dei pensionamenti, si sono ridotti a 10 ed entro la fine dell’anno scenderanno a 8 mentre i dipendenti a tempo indeterminato sono 870 e quelli con contratti a termine 67. L’organico, in seguito al blocco delle assunzioni, è sottodimensionato da tempo.

«Valuteremo – ha precisato il primo cittadino – se riusciremo a ridurre il numero dei dirigenti, dipenderà dalla possibilità che avremo di accorpare alcuni settori». A breve ogni assessore compilerà l’elenco delle professionalità assenti nel proprio ambito ma, ha specificato Allevi, i loro desideri dovranno fare i conti con le risorse disponibili.

Il nuovo direttore generale percepirà un compenso annuo, comprensivo dell’indennità di risultato, di 125.000 euro lordi, 1.000 euro in meno rispetto a quello assegnato a Mario Spoto che ha lasciato il Comune a fine agosto.

In municipio, dove cercherà di portare lo spirito di squadra, punterà sulla semplificazione e, con un occhio alla spending review, al recupero di risorse dal funzionamento della macchina da destinare alla organizzazione dei servizi e alla realizzazione degli obiettivi politici.