I monzesi chiedono rastrelliere per le bici, venerdì apre la nuova velostazione

A Monza il parcheggio selvaggio si declina anche per le biciclette. Quelle ecologiche, che funzionano a pedali. Mancano le rastrelliere per parcheggiare le biciclette. Venerdì si inaugura la velostazione in piazza Castello.
Monza, velostazione di piazza Castello
Monza, velostazione di piazza Castello Fabrizio Radaelli

Quando si dice parcheggio selvaggio, si pensa immediatamente alle automobili. A Monza, però, è valido declinare l’espressione anche per le due ruote. Quelle ecologiche, che funzionano a pedali. Mancano le rastrelliere per parcheggiare le biciclette.

Le segnalazioni si moltiplicano: in centro il parcheggio non si trova nemmeno per loro. «Siamo al paradosso: l’amministrazione continua a puntare l’attenzione sulla mobilità dolce e sostenibile – fa notare una ciclista – ma poi, per promuoverla davvero, cosa fa?».

Già, cosa fa? La palla passa subito nelle mani dell’assessore alla Mobilità e Sicurezza Paolo Confalonieri. «Venerdì, finalmente – spiega – inauguriamo la velostazione di piazza Castello, alle spalle della stazione di via Arosio. Cerchiamo così di soddisfare le esigenze di chi, oltre a non trovare un posto dove parcheggiare la propria bicicletta, era preoccupato anche per possibili furti».

La struttura, coperta e videosorvegliata, sarà accessibile gratuitamente da parte degli utenti mediante l’utilizzo della propria carta regionale dei servizi. Rastrelliere sistemate al suo interno permetteranno di posizionare le due ruote sotto chiave: nella sua fase iniziale, la velostazione conterrà circa un centinaio di biciclette. Fiab Monza in Bici e l’amministrazione promuoveranno il servizio di punzonatura del telaio proprio negli spazi della struttura: gli operatori marchieranno sul telaio della bici il codice fiscale del suo proprietario, apponendovi un adesivo indistruttibile che segnala l’avvenuta marcatura.

Al proprietario sarà consegnata una tessera contenente i suoi riferimenti e i dati della bicicletta. Ma non ci si ferma qui con le buone notizie. L’assessore, infatti, rassicura: «Altre rastrelliere verranno posizionate anche nel centro storico – spiega – sicuramente nei pressi di piazza Carducci e anche in altri luoghi che l’amministrazione e gli uffici tecnici riterranno idonei». Stop, quindi, a biciclette legate a qualsiasi palo, sia esso della luce o relativo alla segnaletica verticale, e stop anche alle decine di biciclette appoggiate ai muri.

E, ai ciclisti che lamentano l’assenza di una pista ciclabile lungo corso Milano, una delle arterie più trafficate della città – “percorrere quella strada è come andare al fronte”, ha commentato senza mezzi termini una lettrice – l’assessore risponde che «la questione, lungo quel tratto, è complicata anche per via della presenza di aree di sosta degli autobus. Più facile realizzarla in via Borgazzi: e a questo progetto stiamo già lavorando».