Guardone di Varedo a scuola: inseguito dalla polizia locale, prende per i capelli una vigilessa

Arresto e condanna per direttissima per un cittadino varedese di 43 anni arrestato dalla Polizia locale di Paderno Dugnano dopo un concitato inseguimento. L’uomo era stato segnalato per appostamenti davanti alle scuole della città, dove si recava in prossimità dell’orario di uscita dalle lezioni per soffermarsi ad osservare i più piccoli fuori dai cancelli.
La polizia locale di Paderno
La polizia locale di Paderno

Arresto e condanna per direttissima per un cittadino varedese di 43 anni arrestato dalla Polizia locale di Paderno Dugnano dopo un concitato inseguimento. L’uomo, A.B., di nazionalità italiana e noto alla giustizia, a Paderno in particolare era stato segnalato per appostamenti davanti alle scuole della città, dove si recava in prossimità dell’orario di uscita dalle lezioni per soffermarsi ad osservare i più piccoli fuori dai cancelli.

Dopo alcune segnalazioni, mercoledì, la pattuglia della Locale di passaggio ha notato ancora una volta il 43enne nei pressi dei cancelli, in sella alla sua bicicletta: quando una agente di pattuglia gli ha chiesto i documenti, l’uomo non si è fermato e si è messo a pedalare a tutta velocità in direzione del ponte sul Seveso nel tentativo di scappare. Giunto nei pressi di via Europa è stato intercettato di nuovo dagli agenti in auto.

Il fuggitivo ha imboccato contromano via Tommaso Grossi, nell’estremo tentativo di far perdere le proprie tracce. Intanto sul posto arrivavano anche altre pattuglie in rinforzo. Alla fine è stato fermato dopo essere tornato su via Europa. E al momento di essere ammanettato ha opposto una estrema resistenza, prendendo per i capelli e scaraventando a terra la vigilessa che continuava a consigliargli di calmarsi e di mostrare i documenti. È seguita una breve colluttazione sedata con l’intervento di quattro agenti. Dalla caduta, la agente coinvolta ha riportato contusioni giudicate guaribili in 10 giorni.

Al momento della perquisizione all’uomo sono stati trovati indosso un coltello a serramanico e un taglierino, ma non ha saputo spiegare per quale motivo girasse in bicicletta con armi da taglio in tasca, nei pressi delle scuole di Palazzolo. Portato al Comando di via Grandi, ha trascorso la notte in camera di sicurezza dopo gli approfondimenti del caso, prima di essere processato per direttissima nella mattina di giovedì.