Guardie giurate a bordo dei treni Trenord: da febbraio contro aggressioni e vandalismi

Non saranno armati, ma potranno chiedere l’esibizione dei documenti di identità dei passeggeri. Sicurezza sui treni e nelle stazioni: Trenord corre ai ripari con le guardie giurate. In servizio dall’1 febbraio.
Sui treni Trenord salgono le guardie giurate
Sui treni Trenord salgono le guardie giurate Redazione online

Non saranno armati, ma potranno chiedere l’esibizione dei documenti di identità dei passeggeri. Sicurezza sui treni e nelle stazioni: Trenord corre ai ripari con le guardie giurate.

Dopo la sperimentazione avviata ad agosto con l’utilizzo di 200 vigilantes, dal 1 febbraio l’azienda di trasporto regionale passerà al “piano B”. Se finora il personale in divisa aveva soprattutto funzioni di assistenza ai dipendenti della società (controllori innanzitutto), da febbraio sulle carrozze e nelle stazioni lombarde saranno in servizio operatori più qualificati e accreditati in Prefettura.

Un’iniziativa alla quale la società ha impresso un’accelerazione soprattutto dopo la brutale aggressione a un capotreno alla fermata di Villapizzone, alla periferia di Milano, a giugno, da parte di una gang di latinos. Nell’occasione il presidente della Regione Roberto Maroni aveva annunciato il piano sicurezza sui treni. Se sui convogli saliranno le guardie giurate (in numero da definire), alcune decine di operatori finora adoperati a bordo verranno spostati a presidiare i depositi. Sui treni le guardie, non armate, potranno anche procedere a identificare i passeggeri. Una mansione da pubblico ufficiale, finora consentita solo alla Polfer e alle forze dell’ordine in genere.


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Aggressioni ma anche atti vandalici: la Regione vuole una pronto contrasto a aggressioni e episodi di microcriminalità ma anche alle decine di vandalismi (in tutto oltre 2mila casi solo nel 2015). I numeri parlano di un attacco devastante: oltre cento vetri rotti alla settimana, 153mila metri quadri di graffiti cancellati (nel 2013 furono 97mila, 121mila nel 2014).
Sulla sicurezza solo nel 2015 Trenord ha investito circa 8 milioni, la maggior parte attraverso finanziamenti regionali. Del resto a chiedere interventi mirati sono gli stesso passeggeri.

Secondo l’ultima indagine sulla soddisfazione del servizio proposta da Trenord gli oltre 710mila clienti quotidiani hanno chiesto tra l’altro che il servizio di assistenza a bordo treno prosegua: «nel solco del grande piano di “sicurezza partecipata” – dice l’azienda – nato per attuare azioni deterrenti verso comportamenti che, prevalentemente in occasione del controllo dei biglietti, degenerano in reazioni aggressive o in atti vandalici».

E la novità annunciata dalla Regione non può fare che piacere anche in Brianza. Tra rapine e spaccio di droga sui treni e nelle stazioni e minacce e aggressioni al personale ferroviario, gli esempi si sprecano.
A proposito di aggressioni, due in particolare gli episodi da segnalare: quella accaduta lo scorso luglio alla stazione di Calolziocorte dove un ucraino di 26 anni e un rumeno di 20, residenti ad Arcore, sono stati arrestati dai carabinieri dopo che su un convoglio della Milano-Lecco avevano infastidito alcuni pendolari e si erano accaniti su alcuni arredi del vagone, danneggiandoli. All’arrivo del controllore i due gli avevano puntato una pistola scacciacani.

Un mese prima, ad Arcore, un altro capotreno era stato aggredito da una banda di ragazzi marocchini, cinque minorenni, tutti residenti nel vimercatese e tutti senza biglietto. Invitati a scendere dal treno avevano sferrato pugni in faccia al dipendente Trenord (10 giorni di prognosi). La vicenda si era chiusa con la denuncia in stato di libertà di due minorenni e l’assegnazione ai domiciliari di un 18enne, dopo il processo per direttissima. Le accuse: lesioni personali, resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio.

L’ultimissimo episodio è accaduto la scorsa settimana alla stazione di Lissone dove un convoglio è rimasto fermo sui binari per quasi 50 minuti dopo che tre passeggeri stranieri senza biglietto, all’invito di scendere hanno reagito con parole pesanti urla e spintoni all’indirizzo del personale di Trenord. A risolvere la situazione ci hanno pensato gli agenti della polizia locale e i carabinieri che hanno denunciato i tre esagitati.

Tra le linee “calde” anche la Seregno – Saronno dove bande itineranti di magrebini spacciano stupefacenti e rapinano i viaggiatori, talvolta tossicomani diretti al parco delle Groane a caccia della dose quotidiana.