Giornata contro la violenza sulle donne: l’Asl di Monza e Brianza attiva il nuovo numero telefonico

Un nuovo servizio nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Alla vigilia del 25 novembre l’Asl di Monza e Brianza ha attivato il numero di aiuto sempre attivo. Un servizio di ascolto telefonico, accoglienza e orientamento per le donne maltrattate, in collaborazione con Telefono Donna.
Scarpe rosse contro la violenza sulle donne
Scarpe rosse contro la violenza sulle donne Attilio Pozzi

Un nuovo servizio nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Alla vigilia del 25 novembre l’Asl di Monza e Brianza ha attivato il numero di aiuto attivo 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno. Risponde allo 039 2384383 ed è un servizio di ascolto telefonico, accoglienza e orientamento per le donne maltrattate, in collaborazione con Telefono Donna.

Il servizio nasce con lo scopo di favorire l’accesso ai servizi consultoriali dedicati alle fragilità e in particolare alle donne e alle famiglie. Secondo un’indagine dell’Agenzia europea per i diritti fondamentali, in Europa ogni minuto sette donne sono vittime di stupro o violenza sessuale, 25 di violenza fisica e 74 di molestie sessuali.

Per la Brianza parlano i numeri. Dagli ultimi dati raccolti in collaborazione con il Centro Aiuto Donne Maltrattate (Cadom), risulta che 288 donne si sono rivolte al centro nel 2013 e 256 nel 2014. Di queste 63 sono residenti a Monza, 18 a Lissone, 11 a Brugherio. Aumentano le giovanissime (18-27 anni), ma le donne più colpite rimangono quelle di età compresa tra i 34 e i 48 anni. Nel 2015 sono 219 i casi di richieste d’aiuto.

Rispetto alle statistiche nazionali, però, sono ancora poche le donne che denunciano o semplicemente chiedono aiuto.

È per questo che l’Asl di Monza e Brianza ha attivato il nuovo numero: «Per ampliare la modalità di accesso ai servizi, con uno strumento semplice, il telefono, con personale specializzato e di lunga esperienza, con un approccio “delicato” che va incontro alle importanti problematiche di disagio che si trovano ad affrontare le donne, in questo particolare stato di difficoltà», ha spiegato il direttore generale Matteo Stocco alla presentazione del progetto.

«Abbiamo scelto di operare con Telefono Donna Onlus perché si coniuga perfettamente con le nostre necessità – ha continuato – È un centro antiviolenza riconosciuto da Regione Lombardia, con oltre 93.000 casi affrontati e risolti, all’interno della quale opera un équipe di esperti e oltre 700 volontari che hanno collaborato negli anni. Circa 28.000 sono le richieste d’aiuto provenienti da tutta Italia e che riguardano nello specifico situazioni di maltrattamento. Da Gennaio 2015 a oggi Telefono Donna ha, inoltre, seguito 64 casi di donne provenienti dal territorio di Monza e della Brianza, da Brugherio, Desio, Triuggio Canonica».

Il protocollo prevede l’attivazione di incontri informativi/formativi tra gli operatori dei Consultori Familiari e gli operatori dell’Associazione Telefono Donna per promuovere la conoscenza reciproca e lo scambio di metodologie per l’accoglienza telefonica delle varie forme di violenza (fisica, sessuale, economica, psicologica). Gli incontri diffonderanno anche le conoscenze sugli interventi attivabili nei consultori familiari e i servizi del territorio che fanno riferimento alla Rete Artemide-Azione Diade 2.0, un servizio storico cui l’Asl MB fa parte in collaborazione con i Comuni e le Istituzioni del territorio.