Furti in casa: in Brianza quattro volte quelli della provincia di Napoli

I dati del ministero dell’Interno parlano chiaro: a Monza e Brianza i ladri fanno quattro volte i furti in casa di quanti ne vengano fatti in Provincia di Napoli. Il numero totale di reati però diminuisce.
I furti in appartamento restano un nodo critico
I furti in appartamento restano un nodo critico SPEZIARI GIOVANNI

Dopo le province di Arezzo e Terni e prima di Gorizia e Ragusa. Si piazza al settantunesimo posto la Brianza nella speciale classifica stilata dal Sole 24 Ore sui dati riguardanti i reati denunciati nel 2015. I numeri, forniti dal dipartimento di Pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno, fotografano il nostro territorio attraverso la lente delle forze dell’ordine.

Nella provincia di Monza e Brianza il numero totale dei reati denunciati lo scorso anno sono stati 3.361 per ogni 100.000 abitanti. Un numero positivo se lo si compara al dato del 2014: il numero dei reati, infatti, è calato dell’8,29%.

I dati raccontano di un territorio sicuro, con pochi reati e dove è alta la percezione della sicurezza. Con un’unica evidente falla: i furti in appartamenti. È questo, infatti, il reato più comune in Brianza. I numeri, paragonati alle altre categorie di reato, sono davvero impressionanti. Sono state 549 le denunce di furti in abitazione lo scorso anno ogni 100.000 abitanti. Il numero balza ancora più agli occhi se paragonato a grandi città come Roma, dove per il medesimo reato si sono registrate 336 denunce ogni 100.000 abitanti o Napoli, dove i furti in abitazione denunciati sono stati solo 137 ogni 100.000 abitanti.

Sotto il podio che spetta ai topi d’appartamento della Brianza (tra i più attivi di tutto il territorio nazionale) troviamo, a notevole distanza, il furto con destrezza, che ha registrato 163 denunce ogni 100.000 abitanti nel 2015 e quelli in esercizi commerciali, che si attestano a 162 reati denunciati. Abbastanza remunerativo anche il furto di auto: sono state 146 ogni 100.000 abitanti le denunce lo scorso anno, mentre le frodi informatiche e le truffe hanno di poco superato le 80 unità ogni 100.000 abitanti. Praticamente scomparsi i reati di scippo (17 denunce ogni 100.000 abitanti nel 2015), le estorsioni meno di 7 ogni 100.000 abitanti e il riciclaggio con impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, che nella provincia di Monza e Brianza raggiunge uno scarno 0,8 ogni 100.000 abitanti.

È dal paragone con altre province che salta agli occhi la particolarità di ciascun territorio. I dati raccolti dal Sole 24 Ore, infatti, permettono di tracciare una sorta di atlante della criminalità, evidenziando aree geografiche di elezione dove alcuni reati sono più diffusi che altrove. Nella provincia di Napoli, per esempio, a guidare la classifica dei reati denunciati è il furto d’auto con 552 denunce ogni 100.000 abitanti. A Varese, in un territorio simile e vicino a quello della Brianza, il furto in appartamento tiene testa con 449 denunce ogni 100.000 abitanti.

Decisamente più pericolosa è la provincia di Milano dove i furti in abitazione registrati lo scorso anno sono stati 564 ogni 100.000 abitanti, mentre il vero boom della criminalità spetta ai furti con destrezza, che hanno superato le 800 unità. Case altrettanto appetibili agli occhi dei ladri sono anche quelle della provincia di Bergamo: qui i furti denunciati sono stati 495 ogni 100.000 abitanti, mentre a Como, per lo stesso reato, le denunce sono state 625 lo scorso anno. E che non si dica che è questione geografica: i ladri d’appartamento, nel 2015, sono stati denunciati 577 volte nella provincia di Trapani lo scorso anno.