Fermato traffico di migranti dall’Est europa alla stazione di Milano Centrale: nelle carte spunta anche Seveso

Blitz dei carabinieri del Ros contro un’associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di migranti: quattro gli arresti eseguiti con la collaborazione della Polizia slovena e ungherese, in Lombardia, Veneto, Slovenia ed Ungheria. Un’indagine che coinvolge anche Seveso.
Un barcone di profughi in fuga dall’Africa
Un barcone di profughi in fuga dall’Africa

Blitz dei carabinieri del Ros contro un’associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di migranti: quattro gli arresti eseguiti con la collaborazione della Polizia slovena e ungherese, in Lombardia, Veneto, Slovenia ed Ungheria. I destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip del Tribunale di Trieste Giorgio Nicoli sono Ali Raza Ahmed, 34 anni, nato a Londra e detenuto nel carcere Montorio di Verona, Muhammad Ashan, 27 anni, nato a Gujrat (Pakistan) e residente a Bolzano ma domiciliato a Milano. In carcere rispettivamente a Budapest e a Maribor, in Slovenia, sono finiti anche il pakistano Mirza Raies Baig, 27 anni, e il connazionale Khurram Imatiz, di 24 anni, residente a Bologna.

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Numerosi i migranti fatti entrare clandestinamente in Italia. Un business, per l’organizzazione, da circa mezzo milione di euro l’anno. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal Gip del Tribunale di Trieste, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia della città friulana. Due dei destinatari del provvedimento sono stati raggiunti da mandato di arresto europeo a Budapest e a Maribor, in Slovenia. L’operazione nasce da un’indagine del Ros che, nell’ambito del monitoraggio dei flussi migratori lungo la cosiddetta rotta balcanica, ha approfondito spunti investigativi acquisiti dalla questura di Gorizia, sviluppandoli in collaborazione con le Polizie slovene, tedesche e ungheresi, coordinate da Europol.

Al centro delle indagini un’associazione a delinquere transnazionale di matrice pakistana, con base logistica nella zona di viale Monza-via Padova, a Milano. Qui, tramite la costituzione di società di copertura fittizie (tra le quali spicca la “Privilege srl con sede legale a Seveso in via Monti: con la copertura di società come queste, i malviventi potevano affittare furgoni utilizzati per le rotte clandestini presso la “Morini rent”), intestate a persone inesistenti e aperte grazie all’uso di documenti falsi, è stato organizzato e gestito il trasporto e l’ingresso clandestino di pakistani, bengalesi ed afgani provenienti dall’Ungheria e diretti in l’Italia e in altri Paesi nordeuropei. In particolare, le indagini del Ros hanno documentato il trasporto in Italia di più di un centinaio di migranti clandestini stipati su furgoni merci – quasi 40 per mezzo – presi a noleggio, preceduti da vetture-staffetta con il compito di segnalare la presenza di controlli delle forze di polizia.