Evasione fiscale a Monza e in Brianza: in dieci guadagnano 26 milioni ma il Fisco non li conosce

Ottantanove soggetti che hanno commesso reati fiscali e 10 evasori totali o paratotali ai quali sono stati contestati ricavi non dichiarati e costi indeducibili per circa 26 milioni di euro ed un’Iva evasa per oltre 7 milioni di euro sono stati scoperti nel corso dei primi cinque mesi di quest’anno dalla Guardia di Finanza operante in Provincia.
Evasione fiscale a Monza e in Brianza: in dieci guadagnano 26 milioni ma il Fisco non li conosce

Ottantanove persone che hanno commesso reati fiscali e 10 evasori totali o paratotali ai quali sono stati contestati ricavi non dichiarati e costi indeducibili per circa 26 milioni di euro ed un’Iva evasa per oltre 7 milioni di euro sono stati scoperti nel corso dei primi cinque mesi di quest’anno dalla Guardia di Finanza operante in Provincia, il Gruppo di Monza (al comando del colonnello Massimo Gallo), la Compagnia di Seregno e la Tenenza di Seveso. Uno dei tanti dati sulla attività forniti venerdì mattina, nel corso della festa regionale dedicata, a Milano.

In particolare, indagando su evasione e le frodi fiscali, anche di tipo organizzato, denunciati 89 soggetti per presentazione di dichiarazione fraudolenta ed infedele, omessa dichiarazione dei redditi, emissioni di fatture per operazioni inesistenti ed occultamento/distruzione di documenti contabili e concluse 264 attività ispettive, tra verifiche fiscali, controlli ed altri interventi, a tutela del complesso degli interessi erariali comunitari, nazionali e locali. Gli investigatori si no potuti avvalere di oltre 40 banche dati e applicativi disponibili, dall’intelligence, dal costante controllo economico del territorio e dal contributo informativo derivante dall’approfondimento di circa 400 segnalazioni di operazioni finanziarie sospette.

Altri 73 milioni saranno recuperati a tassazione attraverso la scoperta di alcuni casi di evasione fiscale internazionale attraverso il fittizio trasferimento all’estero della residenza di società e alla presenza in Italia di stabili organizzazioni occulte di società estere. Infine, già sequestrati (e in alcuni casi confiscati) 10 milioni in disponibilità patrimoniali e finanziarie nei confronti dei responsabili di frodi fiscali su oltre 138 milioni di euro complessivi.

Effettuati anche 1.377 controlli in esercizi pubblici i e attività per verificare l’avvenuta emissione di scontrini e ricevute fiscali: 148 i casi di irregolarità riscontrati (circa il 14% del totale). Svolte anche 251 ispezioni di beni viaggianti su strada, di cui 49 nei confronti di autocisterne trasportanti prodotti sottoposti ad accise. Eseguiti poi 6 interventi per il contrasto del lavoro irregolare, che hanno permesso di scoprire 29 lavoratori in nero, di cui 9 extracomunitari.

Estremamente significativo, inoltre, quel 58% di irregolarità rilevate nel corso di 19 controlli a proposito dell’erogazione di prestazioni sociali agevolate e con esenzione del ticket sanitario con 11 denunce.

Eseguiti poi 25 interventi che hanno portato al sequestro di circa 23 milioni di prodotti illegali, perché contraffatti, pericolosi o recanti falsa o fallace indicazione di origine o provenienza, per un valore stimato di circa 5,5 milioni di euro e 15 interventi presso sale giochi e centri di scommesse, che hanno permesso di riscontrare irregolarità nel 40% dei casi, con 6 violazioni alle normative.

Non poteva infine mancare il contrasto allo spaccio di stupefacenti, in particolare negli istituti scolastici: da gennaio effettuati numerosi interventi con l’ausilio di unità cinofile, che hanno consentito di sequestrare circa 1 kg tra hashish e marijuana, 7 grammi di cocaina, 1.475 euro in contanti e 2 autovetture a carico di 25 soggetti verbalizzati, di cui 5 tratti in arresto, 4 denunciati a piede libero e 16 segnalati al Prefetto.