Emergenza influenza al pronto soccorso di Vimercate: le misure contro il sovraffollamento

LEGGI Monza e Desio - L’Asst di Vimercate attiva il protocollo di gestione del sovraffollamento. Una media giornaliera di 215 pazienti al pronto soccorso nelle ultime due settimane di dicembre in concomitanza col picco influenzale, la preoccupazione che le richieste possano aumentare nei prossimi giorni. A Carate 140 pazienti al giorno.
Pronto soccorso ospedale di Vimercate -foto di repertorio
Pronto soccorso ospedale di Vimercate -foto di repertorio Spinolo Massimo/archivio

Una media giornaliera di 215 pazienti al pronto soccorso di Vimercate nelle ultime due settimane di dicembre in concomitanza col picco influenzale. Una situazione di emergenza e la preoccupazione che le richieste possano aumentare nei prossimi giorni con il previsto abbassamento delle temperature.


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Sono i numeri a fotografare la situazione all’ospedale nuovo: con un massimo di 247 presenze, tra cui sessanta bambini, in un giorno tra Natale e capodanno e un aumento del 30 percento delle chiamate al 112 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Con un totale di 73.106 accessi nel 2016 rispetto ai 71.496 nel 2015.

Per fronteggiare il grande afflusso l’Asst di Vimercate ha previsto misure organizzative temporanee attivando il piano di gestione del sovraffollamento (PGS) con incremento del personale sanitario presente e dei posti letto disponibili. Potenziando anche le dimissioni, “oltre alla sospensione della attività chirurgica programmata con conseguente ulteriore incremento di posti letto da dedicare all’area medica all’interno del Dipartimento Chirurgico (chirurgia generale e specialistica) e nel reparto Subacuti”, spiega l’azienda.

«L’attività nel PS è costantemente a livello di sovraffollamento sia nelle ore diurne che durante la notte- afferma il direttore generale Pasquale Pellino – In costante contatto con la Direzione Aziendale e la Rete dell’Emergenza Territoriale, medici e infermieri svolgono la loro attività mettendo in campo il massimo impegno, prolungando le loro presenze in supporto ai colleghi ove le situazioni di criticità lo richiedano secondo procedure preventivamente stabilite e sviluppando tutte le sinergie necessarie per una efficace risoluzione dei casi più complessi, cercando di soddisfare tutte le richieste e ridurre, per quanto possibile, anche le attese dei pazienti che manifestano problemi di gravità minore».

A partire dalle ultime due settimane di dicembre, in concomitanza con il picco influenzale e con la chiusura degli ambulatori dei medici e dei pediatri di base nei giorni festivi, si è registrato nel pronto soccorso di Vimercate un elevato afflusso di pazienti con una media giornaliera di 215 presenze. Particolarmente numerosi i bambini con febbre o fenomeni gastroenterici con conseguente disidratazione.

Nelle ultime settimane di dicembre il picco influenzale si era fatto sentire anche al San Gerardo di Monza con 400 accessi al giorno e a Desio (240).

All’ospedale di Carate Brianza, dai giorni immediatamente precedenti le festività, la media quotidiana raggiunge i 140 pazienti con una percentuale di codici gialli del 17% contro gli standard del 13-14% rilevati nel corso dell’anno, e che erano rimasti invariati nel periodo di fine anno 2015.