Desio: si presenta all’ospedale ferito da colpi di pistola, muore poco dopo

Giallo su un uomo di 24 anni che si è presentato all’ospedale di Desio con colpi di pistola alla spalla e al torace: è morto 20 minuti dopo l’arrivo. Un testimone racconta di un’agguato, forse vicino alla Milano-Meda.
L’ingresso dell’ospedale di Desio
L’ingresso dell’ospedale di Desio Archivio/Paola Farina

È mistero a Desio sull’omicidio di un albanese di 24 anni. L’uomo è giunto in ospedale la notte tra giovedì e venerdì in condizioni disperate. È morto una ventina di minuti dopo il suo arrivo. È rimasto gravemente ferito da due colpi di pistola, che lo hanno raggiunto al torace e alla spalla. I carabinieri della compagnia di Desio e i colleghi del nucleo investigativo di Monza stanno indagando per cercare di ricostruire i fatti e rintracciare l’assassino.

Non è un lavoro semplice. Non è chiaro nemmeno il luogo in cui è avvenuto l’omicidio. L’albanese, che risulta incensurato, è stato accompagnato in ospedale da un connazionale, anche lui incensurato e in Italia da pochi giorni con un visto turistico. Gli investigatori hanno fatto partire le indagini dal racconto dell’amico della vittima, che ha riferito quello che sapeva in un italiano stentato. Ha detto che la notte tra giovedì e venerdì si trovavano in auto davanti ad un locale, vicino alla Milano Meda.

L’uomo, che sostiene di essere in Italia da pochi giorni, non ha saputo dare indicazioni più precise sul luogo in cui si trovavano. Non sapeva nemmeno in quale città. Ad un certo punto un’ auto si è avvicinata a loro. A bordo c’erano due persone, che si sono avvicinate all’albanese e al suo amico. C’è stata una discussione. E l’aggressore ha esploso due colpi di pistola contro l’albanese, ferendolo gravemente. Poi è scappato a bordo della sua auto. Il ventiquattrenne, ferito, a terra in un bagno di sangue, è stato soccorso dall’amico, che lo ha subito portato in ospedale a Desio, esanime. L’albanese non ce l’ha fatta. E’ morto poco dopo il suo arrivo al Pronto soccorso di via Mazzini. Sull’omicida e il movente dell’aggressione resta un mistero.