Desio, anziano scomparso da più di un mese: «Aiutateci a trovarlo»

Appello della famiglia di Ettore Cappellini, l’anziano di Desio che si è allontanato per una delle sue solite gite e non ha più fatto ritorno a casa. Ha 81 anni ed è molto conosciuto in città.
Desio, anziano scomparso da più di un mese: «Aiutateci a trovarlo»

Si sono perse le tracce di Ettore Cappellini. Sono più di 45 giorni che ha lasciato la sua casa per una delle sue consuete gite e non vi ha fatto rientro. La notizia ha cominciato a girare in città nei giorni scorsi, quando i nipoti hanno deciso di allargare il raggio della segnalazione di scomparsa. La preoccupazione nella famiglia cresce di giorno in giorno. Dopo la denuncia presentata al comando dei carabinieri di Desio il giorno successivo e dopo l’appello inviato alla trasmissione “Chi l’ha visto?”, ecco il messaggio su Facebook e l’invito ai giornali per la pubblicazione della fotografia e dei dati personali dell’81enne desiano. «Ettore Cappellini, molto conosciuto in città, è uscito di casa mercoledì 26 novembre e da allora di lui non si sa più niente. Aiutateci a trovare nostro zio, scrivono le nipoti nell’ultimo accorato appello. Lasciano i loro numeri di cellulare: 340-5338838 e 339-2360582. Chiunque abbia visto o incontrato quest’uomo basso (1 metro e 60), curvo, lo sguardo sempre all’ingiù, i capelli grigi, la barba probabilmente cresciuta, è pregato di contattare questi numeri oppure la più vicina caserma dei carabinieri o dei vigili urbani. Il tempo passa e l’angoscia dei suoi cari cresce». Tanti i desiani allibiti alla notizia e che stanno pure loro soffrendo al pensiero di cosa possa essere successo a quest’uomo mite. Ettore Cappellini ha speso la vita come impiegato comunale ed anche dopo il raggiungimento della pensione ha continuato a collaborare da volontario con l’amministrazione comunale, mantenendo in ordine l’archivio fotografico e documentale, nei locali di via Lampugnani, sopra la biblioteca civica.

Si è sempre spostato con i mezzi pubblici, non essendo in possesso della patente di guida. Quella mattina di fine novembre indossava un giaccone grigio, pantaloni color nocciola e scarponcini con suola di gomma, quelli che metteva ai piedi per la gita lunga. Aveva con sé una sacca blu con i viveri per la giornata. Aveva anche i documenti personali ed il cellulare. Come ogni settimana. Era il suo solito abbigliamento per l’escursione di tutto il giorno. Sette giorni prima, ad esempio, aveva raggiunto la stazione di Calolziocorte e poi Lecco.