Depuratore di San Rocco, basta puzze: Brianzacque ha completato il primo “tappo”

Ristrutturazione del depuratore di Monza: BrianzAcque copre la prima vasca nei tempi stabiliti e vince la sfida del countdown. Il presidente Boerci: «Ci abbiamo messo la faccia e questo è un risultato straordinario».
La nuova copertura del depuratore di San Rocco
La nuova copertura del depuratore di San Rocco

Copertura della prima vasca di sedimentazione primaria: cantiere concluso in tempo, come da cronoprogramma e da countdown. Nonostante le abbondanti piogge degli ultimi tre mesi, nonostante gli immancabili imprevisti che hanno rallentato l’attività, BrianzAcque, proprietaria e gestore del depuratore di San Rocco, ha mantenuto gli impegni promessi. L’invaso circolare più grande e più vicino al nucleo abitato, non è più a cielo aperto, ma si è trasformato in un edificio dal design avveniristico, chiuso e sigillato. Sormontato da struttura composta da 36 travi alle quali sono stati agganciati ad uno ad uno, pannelli verdi in vetroresina. Un lavoro importante sotto il profilo ingegneristico che in mattinata è stato mostrato ad autorità istituzionali, comitato di quartiere e giornalisti nel corso di un incontro a cui ha fatto seguito un sopralluogo al cantiere dove ora sorge il sedimentatore coperto più grande d’Italia e tra i più grandi d’Europa.

«Oggi è uno di quei giorni – ha commentato il presidente Enrico Boerci – in cui si rafforza l’orgoglio civico di chi ha una responsabilità pubblica in un’azienda che ha come proprietari i cittadini brianzoli. Oggi siamo qui a inaugurare la chiusura della prima delle tre fasi di un cantiere che abbiamo detto che cambierà un quartiere come San Rocco. Oggi abbiamo rispettato l’impegno che ci eravamo presi di concludere entro fine luglio il cantiere della prima vasca del nuovo depuratore».

La vasca dovrà passare il vaglio del collaudo tecnico. Quindi, potrà entrare in funzione e in contemporanea partiranno i lavori sull’altro invaso “gemello” di dimensioni leggermente più ridotte: 52 metri di diametro contro i 60 del primo. Qui, i responsabili dei cantieri hanno già predisposto il camminamento lungo il bordo esterno, opera propedeutica all’avvio dell’intervento cantieristico che, come il precedente, sarà scandito dalle tre apparecchiature per il conto alla rovescia, posizionate nella piazza di San Rocco e nella sede di BrianzAcque. Obiettivo finale della copertura dei due bacini è quello di eliminare le esalazioni moleste che da tempo affliggono il quartiere monzese di San Rocco e le zone circostanti all’impianto. Dentro i due edifici, l’aria verrà aspirata e trattata con un sistema di biofiltri in grado di assorbire i cattivi odori prima che vengano immessi in atmosfera.

Gli altri impegni

Oltre che sulla copertura delle due vasche primarie, l’ammodernamento del depuratore, al servizio di 36 comuni della Brianza, passa attraverso la riqualificazione della sezione d’ossidazione, cuore dell’impianto, finalizzata al risparmio energetico e all’adeguamento della struttura al rispetto dei limiti introdotti dal Regolamento di Regione Lombardia (n.3/2006) che entrerà in vigore il 31 dicembre 2016. Anche qui, i lavori procedono a ritmi serrati: la rimessa a nuovo di quello che viene considerato il cuore dell’impianto, si sta concretizzando con l’applicazione alle 16 vasche rettangolari della tecnologia cosiddetta “a fasi alternate”. Due vasche sono già state adeguate e avviate, altre due sono in fase di ultimazione mentre, è stato realizzato l’intero modulo di produzione dell’aria costituito da 8 nuove soffianti che fornirà aria alla prima metà degli invasi. La trasformazione in corso massimizzerà le prestazioni, minimizzando i costi energetici con un risparmio valutabile attorno ai 700 mila euro all’anno.

Entrambi gli interventi, ad alto impatto tecnologico e ingegneristico, procedono parallelamente. I cantieri interessano solo le strutture esistenti e vengono eseguiti con l’impianto in funzione, così da assicurare continuità al servizio di depurazione dei reflui, senza disagi per la popolazione.

I lavori sono iniziati a metà dicembre 2015 e si concluderanno nei primi mesi del 2017. Complessivamente, l’impegno di spesa previsto per regalare al depuratore una seconda giovinezza è di circa 12 milioni di euro.

La scheda

Depuratore San Rocco: 152 chilometri di collettori al servizio della Brianza .Costruito a partire dai primi anni Sessanta, il depuratore di Monza San Rocco- tra i più grandi della Lombardia e d’Italia- è stato completato negli anni Ottanta. Sorge su una superficie di 12 ettari sulla sponda sinistra del Lambro. Attualmente, tratta una portata media di 170 mila metri cubi di liquami al giorno. Dispone di una rete di 152 chilometri di collettori, che dal Nord Brianza canalizzano i reflui e li collettano fino all’impianto dove, al termine del processo depurativo – distinto in una linea acqua, una linea fanghi e una linea gas- vengono restituiti all’ambiente, attraverso le acque del fiume Lambro.

Serve una popolazione di 988 mila abitanti equivalenti, 350 insediamenti produttivi, distribuiti in 27 comuni della Provincia di Monza e Brianza (Albiate, Arcore, Besana Brianza, Biassono, Briosco, Camparada, Carate Brianza, Concorezzo, Correzzana, Desio, Giussano, Lesmo, Lissone, Macherio, Monticello, Monza, Muggiò, Nova Milanese, Renate, Seregno, Sovico, Triuggio, Usmate-Velate, Vedano al Lambro, Veduggio, Verano Brianza, Villasanta) e alcune porzioni di territorio di 4 della Provincia di Como (Arosio, Carugo, Inverigo, Mariano Comense) e di 5 in quella di Lecco (Barzanò, Casatenovo, Cassago, Cremella, Monticello Brianza). BrianzAcque è diventata proprietà del depuratore dal luglio dell’anno scorso, a seguito dell’incorporazione della società Alsi (Alto Lambro Servizi Idrici).