Dalla castrazione per gli stupratori alla “Vita spericolata” di Vasco: tutto Salvini ad Arcore

Ancora una volta ha incendiato la folla Matteo Salvini, ospite mercoledì sera alla festa della Lega in via Sauro. Il leader nazionale del Carroccio ha cenato come sempre ai tavoli sotto al tendone, insieme a militanti ed esponenti locali del partito, prestandosi poi ai selfie di rito con i simpatizzanti.
Matteo Salvini alla festa della Lega Nord di Arcore
Matteo Salvini alla festa della Lega Nord di Arcore

Ancora una volta ha incendiato la folla Matteo Salvini, ospite mercoledì sera alla festa della Lega in via Sauro. Il leader nazionale del Carroccio ha cenato come sempre ai tavoli sotto al tendone, insieme a militanti ed esponenti locali del partito, prestandosi poi ai selfie di rito con i simpatizzanti.

Il suo comizio si è fatto attendere, ma quando intorno alle 22 ha preso il microfono il pubblico di militanti e simpatizzanti si è raccolto sotto il palco, generoso di applausi. Nulla di nuovo tra i punti cardine del suo intervento. Se si farà l’alleanza con «il signore che abita nella villa qui accanto -ha detto il lumbard riferendosi a Silvio Berlusconi – il centrodestra vincerà le elezioni e come prima cosa, al governo, aboliremo l’infame Legge Fornero». Subito dopo, Salvini ha toccato il tema tanto caro della sicurezza promettendo una legge non più lunga di una riga per garantire agli italiani il diritto alla legittima difesa, in qualunque situazione, «sia col buio che con la luce», ha scherzato riferendosi ai provvedimenti sul tema del governo Renzi.

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Ma il boato di consensi è arrivato sui temi e sugli slogan più celoduristi rispetto all’immigrazione, definita una vera invasione clandestina senza precedenti. Cavallo di battaglia leghista: il raffronto tra gli aiuti ai richiedenti asilo e le difficoltà degli italiani piegati dalla crisi oltre che da un sistema fiscale che, dice il front man del Carroccio, fa dello Stato il ladro numero 1. Qui Salvini ha fatto qualche cenno alla Brianza, alle piccole imprese familiari e agli «strumenti di tortura fiscale».

E poi castrazione chimica per gli stupratori, più garanzie per polizia e carabinieri, legalizzazione della prostituzione per stroncare il racket di strada e lo sfruttamento. Infine l’appello al voto e alla mobilitazione degli amici che hanno smesso di votare perchè non credono più in nessuno.

Centinaia di sostenitori hanno applaudito il leader, circondato sul palco da una serie di amministratori locali della Lega. A fine comizio, «tradizione qui ad Arcore», ha cantato una canzone, quest’anno “Vita spericolata” di Vasco Rossi. Il bilancio della serata per gli organizzatori è decisamente positivo, sia per l’affluenza che per l’entusiasmo . La kermesse leghista d’altra parte, grazie anche al fatto che ha carattere provinciale, sta diventando tra gli appuntamenti più affollati dell’estate all’area Feste: bar e ristorate presi d’assalto, comizi partecipati e pista da ballo piena. La festa durerà ancora tutto il fine settimana.