Da Monza alla Calabria per Lea In arrivo i due esponenti di Libera

Previsto per lunedì l’arrivo di Valerio D’Ippolito e Valentino Marchiori a Petilia Policastro, il paese d’origine di Lea Garofalo, la testimone di giustizia uccisa nel 2009 a Milano e il cui corpo fu bruciato in un terreno di Monza.
D’Ippolito e Marchiori alla partenza da Monza
D’Ippolito e Marchiori alla partenza da Monza

Previsto per lunedì l’arrivo di Valerio D’Ippolito e Valentino Marchiori a Petilia Policastro, il paese d’origine di Lea Garofalo, la testimone di giustizia uccisa nel 2009 a Milano e il cui corpo fu bruciato in un terreno di Monza. D’Ippolito e Marchiori, dell’associazione Libera di Monza e Brianza, sono partiti da San Fruttuoso di Monza il 18 maggio e nel loro “trekking per Lea” hanno percorso l’intera Penisola a piedi proprio per ricordare la vittima di mafia, diretti alla contrada Pagliarelle, dove la Garofalo è nata. A Petilia Policastro, deporranno simbolicamente un mazzo di fiori al monumento dedicato a Lea Garofalo per il cui omicidio, nel maggio 2013 sono state confermate le condanne all’ergastolo per l’ex compagno Carlo Cosco e per il fratello Vito Cosco, Rosario Curcio e Massimo Sabatino. 25 anni per Carmine Venturino, ex fidanzato della figlia di Lea e Carlo Cosco, Denise, riconoscendogli le attenuanti generiche ma non quella speciale della collaborazione.