«Contro le esondazioni del fiume Seveso basta la vasca all’ex Snia di Paderno»

Non servono due vasche di laminazione a Varedo e a Paderno: è sufficiente quella dell’ex Snia di Paderno Dugnano, in un’area di confine tra i comuni. Ne sono convinti anche i parlamentari del Pd Ermete Realacci e Lucrezia Ricchiuti, che appoggiano il progetto salva verde di Paderno.
«Contro le esondazioni del fiume Seveso basta la vasca all’ex Snia di Paderno»

Non servono due vasche di laminazione tra Varedo e Paderno Dugnano. Una, nell’ex Snia, è più che sufficiente per risolvere i problemi di esondazione del Seveso dalla Brianza fino a Milano. È questa l’ipotesi su cui stanno insistendo in tanti, a partire dal presidente del Parco Villoresi Grugnotorto, ed è condivisa da Legambiente. Che ora trovano anche alleati a Roma.

Sono i parlamentari del Pd Ermete Realacci e Lucrezia Ricchiuti a sostenere la proposta alternativa per intervenire sul fiume che sistematicamente esonda soprattutto nel territorio comunale di Milano. I piani prevedono un intervento a Senago, con progetto in fase esecutiva e finanziamenti già stabiliti per la contestata vasca di laminazione.

Poi ci sarebbero gli interventi a Paderno Dugnano e a Varedo, «quest’ultimo su uno dei pochi spazi aperti residui in un territorio, che sappiamo essere fortemente urbanizzato», dicono i parlamentari. «Dal basso sta emergendo un’ipotesi alternativa – fa sapere la senatrice del Partito democratico Lucrezia Ricchiuti – che prevede una sola vasca a cavallo tra i comuni di Paderno e Varedo sull’area dismessa accanto al fiume (nella foto, l’ex Snia). Sembra che l’idea stia camminando sulle sue gambe; anche in Regione Lombardia, per esempio, più di un funzionario sta valutando seriamente questa nuova ipotesi e non potrebbe essere altrimenti perché ci permetterebbe di salvare un’area verde e nel contempo bonificare una zona abbandonata da tempo».